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Scuole e territorio insieme per la sostenibilità: arriva Bright 2025

Gruppo Iren, Sei Toscana e Sienambiente promuovono iniziative educative sul territorio toscano, tra economia circolare e cura dell’ambiente
 |  Toscana

L’educazione ambientale e la sostenibilità tornano protagoniste a Bright 2025 – La Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori, l’evento promosso dall’Università di Siena che ogni anno porta la scienza e la cultura nelle piazze e nelle sedi universitarie di Siena, Arezzo, Grosseto e San Giovanni Valdarno.

Quest’anno, il filo conduttore dell’iniziativa è il tema “Prendersi Cura”, un concetto che abbraccia tutte le attività del Gruppo Iren dedicate al territorio toscano, con un’attenzione particolare alla tutela dell’ambiente. In questo contesto si inseriscono i progetti educativi di Sei Toscana e Sienambiente, due realtà impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti e nella promozione di pratiche di economia circolare.

Oggi, alle 18:30, presso la Bibliotechina del Santa Maria della Scala, sarà presentato l’incontro “Percorsi di sostenibilità”, dedicato alle attività rivolte agli studenti delle scuole. L’appuntamento rappresenta un momento di approfondimento non solo per ragazzi e insegnanti, ma anche per cittadini interessati a conoscere le buone pratiche e i progetti educativi che entrano quest’anno a far parte dell’offerta formativa del Gruppo Iren.

Sei Toscana sarà presente con uno spazio informativo all’interno del Santa Maria della Scala, accanto all’Alleanza Territoriale Carbon Neutrality Siena, per fornire approfondimenti sulle iniziative e sull’impegno quotidiano nella cura dell’ambiente.

I progetti di educazione ambientale rappresentano un tassello fondamentale della strategia di sostenibilità del Gruppo Iren in Toscana: attraverso laboratori, incontri e percorsi didattici, le giovani generazioni sono invitate a comprendere l’importanza della gestione responsabile delle risorse e della transizione verso un’economia più circolare.

 

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.