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Taglio degli alberi, erosione e partecipazione: Legambiente risponde al Comune di Cecina

Angelo Ferrara: Legambiente non ha nessun problema con le persone delle Amministrazioni Comunali né di Cecina né degli altri Comuni
 |  Toscana

Sul tema taglio degli alberi ed erosione a Cecina nonché di partecipazione, il presidente di Legambiente Costa Etrusca, Angelo Ferrara ha dichiarato che «Come recita il proverbio “A Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio”: oggi si utilizza anche per attribuire il giusto merito o riconoscerlo a qualcuno, in questo caso Legambiente Costa Etrusca riconosce all'Amministrazione di Cecina che l'aveva invitata all'incontro del 9 dicembre sul Bosco Urbano. Come più volte riconosciuto, da Legambiente Costa Etrusca, all'attuale Amministrazione di Cecina di essersi trovata in eredità un notevole carico di problemi irrisolti, nei vari documenti ed articoli emessi dalla stessa associazione; Amministrazione che sfortunatamente ad inizio mandato è stata “battezzata” dalla caduta di un pino, in piazza Carducci».
Ferrara coglie l'occasione per sottolineare che «Lo studio scientifico a cui si riferiva Legambiente, di cui scrive il Vicesindaco, vuole conoscere le cause dell'erosione al Tombolo sud mentre gli studi scientifici a cui Lui fa riferimento e che l'Amministrazione sostiene sono per la mitigazione degli effetti dell'erosione».
Il presidente del Cigno Verde della Costa Etrusca ricorda che «Circa 3 anni fa, passeggiando con il Professor Pranzini sulla spiaggia del Tombolo sud, tra i tronchi di pini ancora piantati nella sabbia, gli
chiesi “secondo te quanto potrebbe erodere il mare?“ e ricordo bene che dopo una lunga pausa di riflessione mi disse : “è difficile dirlo, non ho la palla magica, forse potrebbe arrivare anche a 200 metri”. Ne restai impressionato ma oggi calcolando che dal 2015 ha già mangiato decine di metri forse 80 (prendendo a riferimento lo ex scoglietto, pennello che restò isolato in mare dopo l'inizio dell'erosione, adesso probabilmente integrato in uno degli isolotti) senza palla magica, il Prof Pranzini chissà che non l'avesse azzeccata! Tanto per ribadire quanto Legambiente sia presente sul territorio: nel mese di settembre u.s.dopo lungo pensare se eravamo noi a dover sollevare il problema fu scritto alla Sindaca di Cecina ed al Presidente del Consorzio di Bonifica sullo stato dei fossi nei sotto attraversamenti di ferrovia e strade , la missiva poneva più problematiche tra cui il rischio idrogeologico in un luogo specifico; ad un tema ci fu risposto nel giro di poche settimane ,dal Comune, dal Consorzio aspettiamo ancora la risposta...ma ci fa piacere apprendere dallo stesso Tirreno che la Sindaca di Cecina ha convocato Consorzio di Bonifica, tecnici FS, ecc. per affrontare il tema del rischio idrogeologico connesso alle infrastrutture».
Ferrara evidenzia che «Per quanto riguarda gli alberi e via Pier della Francesca Legambiente , non da sola , ha sostenuto e sostiene che la scelta dell'Amministrazione è stata di perseguire una via vecchia, taglio dei pini, piuttosto che una via nuova,sicuramente più costosa, ma che avrebbe guardato al futuro e per gli abitanti avrebbe comunque risolto i loro problemi. Come aveva detto il tecnico agronomo all'incontro promosso dal Comune di Cecina: con gli alberi “ non esiste il rischio zero ma il rischio accettabile”. Come per gli umani c'è medico e medico e gli esami di laboratorio: lo stesso vale per le piante».
Concludendo, Ferrara ribadisce che «Legambiente non ha nessun problema con le persone delle Amministrazioni Comunali né di Cecina né degli altri Comuni. Le sfide che attendono l'umanità nei prossimi decenni richiedono lungimiranza, a volte riconoscimento degli errori e ribadisce che se si vuole un processo partecipativo dei cittadini ed una loro riaffezione alla cosa pubblica ci deve essere un flusso di andata e ritorno solo così si sentiranno veramente partecipi».

Redazione Greenreport

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