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Villa Montalvo, scoperto canale nascosto decisivo per l’alluvione di Campi Bisenzio

Il sopralluogo dell’assessora Monni con Genio civile, Protezione civile e Soprintendenza
 |  Acqua

Il centro abitato di Campi Bisenzio è stato suo malgrado l’epicentro dell’alluvione abbattutasi in Toscana lo scorso 2 novembre, che si è lasciata dietro 8 morti e danni per 2,7 miliardi di euro.

A cinque mesi di distanza dalla tragedia, iniziano finalmente a chiarirsi le cause che hanno portato il torrente Marina a rompere gli argini all’altezza della storica villa Montalvo, per poi inondare case e imprese.

L’assessora regionale all’Ambiente e alla Protezione civile, Monia Monni, si è recata oggi in sopralluogo insieme a Protezione civile, Genio civile e Soprintendenza, documentando la scoperta di un canale nascosto alto 1,5 metri e ad oggi ancora pieno d’acqua, in quanto collegato al torrente Marina.

«Probabilmente nel tempo era stato chiuso, non avevamo evidenze della presenza di questo canale nemmeno nei documenti storici della villa – spiega Monni – Con la potenza della piena, l’acqua ha riempito il canale e generando un sifonamento, che a sua volta ha provocato il crollo della volta del canale e di conseguenza ha tirato giù l’argine con grande violenza».

Si tratta di una novità importante, ancor più considerando che il torrente Marina era già monitorato attentamente, con tre protocolli d’intesa firmati a partire dagli anni ’90 del secolo scorso e interventi per 12 milioni di euro a partire dal 2005.

«Dobbiamo effettuare altri approfondimenti tecnici, che saranno svolti quando l’acqua non sarà presente nel canale – conclude Monni –, ma abbiamo un livello elevato di certezza che sia questa la ragione di questo crollo, così importante».

Redazione Greenreport

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