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Processo contro Green Hill, Legambiente esclusa: «Siamo sgomenti»

L’iter giudiziario nato dall’esposto fatto dal Cigno Verde contro l’allevamento
 |  Approfondimenti

Nell’udienza del 29 ottobre  Legambiente nazionale e Legambiente Lombardia sono state sono state escluse dal processo contro Green Hill, l’allevamento di cani beagle chiuso dopo le manifestazioni di animalisti e ambientalisti. Dopo un’ora e mezza di camera di consiglio, il Giudice ha respinto la richiesta di costituzione delle due Onlus. A Legambiente spiegano che «al momento è stato visto solo il dispositivo del provvedimento e nei prossimi giorni verrà estratta copia della motivazione che non è stata letta in udienza».

Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente, commenta così la notizia: «Questa decisione ci lascia sgomenti, tanto più che questo processo è nato proprio dall’esposto che Legambiente nel 2012 ha fatto contro l’allevamento di beagle a Montichiari, poi seguito dal sequestro ordinato dalla Procura della Repubblica di Brescia delle strutture e di tutti i cani presenti nell’allevamento. I beagle erano destinati alla sperimentazione animale nei centri di ricerca e nelle università italiane ed estere. Tremila i cani oggetto di sequestro sono stati portati in salvo da Legambiente e LAV e dati in affidamento grazie anche al nostro contributo a famiglie di tutta Italia. Sostenere oggi che Legambiente non abbia un interesse a partecipare in questo processo come parte civile sembra davvero un brutto sogno».

Redazione Greenreport

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