Dio, Patria e Famiglia. Il successo effimero della presidente Meloni al Meeting di Rimini, finché dura
Apprendiamo dalla massiccia cronaca celebrativa di questi giorni che il Meeting di Rimini, oramai appuntamento stabile di fine estate, atteso dalla politica (politicante) tanto quanto dall’imprenditoria privata, che nel settore pubblico attinge le maggiori risorse, sta riscuotendo un successo davvero strabiliante. La standing ovation di ieri, tributata dal popolo presente e festante, composto in larga parte da militanti (o devoti fedeli?) ha fatto gioire decine di giornalisti che hanno titolato articoli dal quale traspare la grande soddisfazione per la conquista dei giovani (e meno giovani) appartenenti al movimento fondato da Don Giussani che, da oltre mezzo secolo dalla sua dipartita, resiste ed insiste a pieno titolo nella politica italiana e, per molti versi, riesce a condizionarne orientamenti e scelte, specialmente nei tempi in cui predomina la visione della destra di governo, ispirata a “Dio, Patria e Famiglia” con la quale i ciellini, ovviamente, vanno a nozze.
È pure vero che il movimento di Comunione e Liberazione ha avuto forti momenti passionali anche con Silvio Berlusconi (meno portato al Dio, Patria e Famiglia) e in genere con tutti, ma proprio tutti, quelli che ad horas gestiscono potere nella società, e possono indirizzare le scelte economiche di cui il robusto e numeroso ceto imprenditoriale che milita sotto le insegne di CL sono assai sensibili. A ragione, dunque, le principali testate giornalistiche filogovernative - largamente meloniane - parlano di conquista: la conquista del pubblico del meeting, applaudente e visibilmente commosso, che ha indotto alla commozione anche la ferrea espressione del volto della leader, sempre dichiaratasi cristiana e, dunque, osservante e praticante la fede cattolica – non una variante a suo piacimento, ma quella “Apostolica romana”.
Tralasciamo commenti e pettegolezzi che potrebbero facilmente spingerci verso l’ilarità, osserviamo però che tutti credono (o sembra che credano) al fatto che il popolo ciellino si sia all’improvviso convertito alla magnificenza della politica meloniana, che miete successi ovunque, sia in Europa come negli States per non parlare dei successi ottenuti nel panorama della politica italiana; tutti, infatti, possono vedere che, dopo tre anni di governo, tutte le promesse sono state mantenute e che viviamo nel paese delle meraviglie in cui sono state definitivamente cancellate povertà, ingiustizie e diseguaglianze e tutti i cittadini godono di ampie garanzie e si godono beatamente la vita. Tutti possiamo vedere quotidianamente come la sanità pubblica, le scuole, le carceri, i trasporti pubblici sono diventati luoghi di studio per sociologhi di tutto il mondo, che vengono a studiare con curiosità sempre crescente il prodigio compiuto dalla destra italiana. Principalmente dal fenomeno Meloni in tandem a Tajani e Salvini che l’aiutano a condurre il carro Italia verso il “Paese dei Balocchi”.
Divertitevi pure, tanto non costa nulla, credete pure che il popolo ciellino, avvezzo a colloquiare col potere – con ogni potere in carica – sia stato sedotto dalle epiche imprese meloniane, illudetevi di essere entrati nei cuori pulsanti e recitanti preghiere della prima militanza cattolica italiana, credeteci… finché dura.