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Piombino, per la Lucchini arriva la firma tra Renzi e Rebrab (Cevital)

Enrico Rossi: «Vero protagonista l'intervento pubblico»
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Sono veramente contento e orgoglioso di questo risultato. Abbiamo avuto una bella gara tra due grossi gruppi industriali. Gli algerini hanno presentato l'offerta migliore. Con loro Piombino tornerà a produrre acciaio e svilupperà anche altre attività produttive e commerciali e il porto diventerà un importante infrastruttura logistica, destinata a movimentare oltre 12 mln di tonnellate di merci, tra siderurgia e agroalimentare. E, fatto non secondario, si prevede non solo il mantenimento dell'occupazione ma, con il progetto a regime, un aumento dei posti di lavoro.

Il vero protagonista di questa vicenda è stato l'intervento pubblico con gli investimenti per l'ammodernamento (130 milioni), le bonifiche e gli incentivi per il polo siderurgico (altri 140 milioni). Tutto questo ha creato le premesse per attrarre investimenti. Gli accordi di programma, quando non sono solo carta e inchiostro ma c'è la volontà di farli funzionare, sono una leva per lo sviluppo. Qui a Piombino i lavori sono partiti, stanno andando avanti e saranno conclusi nei tempi stabiliti. Gli imprenditori sono venuti, hanno visto che facciamo sul serio e si sono impegnati.

Resto suggestionato dall'idea che tra le due sponde del Mediterraneo riprendano i commerci. Questo mare non può essere solo il cimitero dei migranti morti ma deve tornare ad essere il luogo dello sviluppo e degli scambi. Sono veramente contento che tra la Toscana e l'Algeria si stabilisca questa relazione per la crescita, il lavoro e lo sviluppo. La firma di oggi a Palazzo Chigi con il premier Renzi e l'imprenditore Rebrab segna una certo per Piombino ma anche per la costa toscana e l'intera regione.

di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana

Redazione Greenreport

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