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Realacci: «Rispondere alla crisi rilanciando un’economia a misura d’uomo»

Papa Francesco vola in Asia in difesa dei poveri e dell'ambiente

Oggi la partenza. Due anni fa il tifone che causò 8mila morti: Sri Lanka e Filippine sono le tappe del Pontefice
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Il viaggio che Papa Francesco sta per intraprendere in Asia è di grande importanza per i temi che saranno affrontati. Come annunciato dal Vaticano, il Pontefice parlerà anche di povertà, tornando probabilmente a sollecitare una società più equa e solidale, e di tutela dell’ambiente anche come passaggio obbligato per difendere le ragioni dell’uomo e delle comunità.

L’occasione per affrontare il tema della salvaguardia del creato sarà in particolare la visita nelle Filippine alle zone colpite dal tifone Yolanda, che nel 2013 causò 8mila morti e 30 mila feriti, distruggendo oltre 500mila case. Un omaggio di grande valenza simbolica, che arriva in quello che l’Onu ha dichiarato Anno Internazionale del Suolo e a undici mesi dal vertice di Parigi sul clima. Quella francese sarà una tappa fondamentale nei negoziati verso il nuovo accordo globale sul clima per il dopo 2020.

L’Europa, che oggi è riunita a Parigi contro la barbarie terrorista, è sempre stata in prima fila nella lotta ai mutamenti climatici e deve arrivare a questo importante appuntamento preparata, pronta ad assumersi obiettivi ambiziosi su clima ed energia e a spingere su questo terreno avanzato anche la comunità internazionale. Anche perché occuparsi di ambiente è un modo per rispondere alla crisi rilanciando un’economia a misura d’uomo, che non lasci indietro nessuno.

Da Papa Francesco e dal suo impegno per l’ambiente potrà venire una spinta positiva affinché sul clima si passi finalmente dalle parole e dalle dichiarazioni di intenti ad impegni concreti e vincolanti per tutti.

di Ermete Realacci

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.