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Politica dei socialisti europei subalterna ai poteri bancari e finanziari, alla paura e agli egoismi.

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La parola chiave di questa crisi è debito. Molti hanno ricordato che in tedesco si dice "Schulde", che a sua volta si traduce "colpa". La vera colpa dell'Europa adesso è collettiva. Non è solo greca o tedesca o francese. Come ha ricordato Ciampi oggi in una intervista a Il Sole 24 ORE ore l'Europa ha interrotto il suo processo di unificazione fermandosi alla moneta quando sarebbe stato necessario unificare i debiti dei singoli stati in un unico debito comunitario.

Le troppe differenze giuridiche ed economiche hanno compromesso l'unicità del mercato e hanno distrutto la comunità politica. In questi anni l'unico interesse o bene comune europeo è stata l'esigenza di salvare le banche dal rischio di fallimento. Banche private e banche nazionali. È mancato il bene comune europeo.

È troppo poco per tenere assieme un continente di mezzo miliardo di uomini e di 27 Stati occuparsi solo della moneta e del rischio bancario. Si riparta ora dal lavoro, dallo stato sociale e dagli investimenti. Serve qualcosa di più del bazooka (così chiamano il QE di Draghi) per ricostruire protezione sociale e porre le basi per un nuovo sviluppo. Servono gli Stati Uniti d'Europa. In assenza di un'iniziativa di questo tipo non ci sarà crescita per nessuno e nessuno pagherà più i suoi debiti. L'Europa deve tornare a essere sinonimo di speranza e ricchezza per tutti. Altrimenti verrà spazzata via dagli egoismi e dalla paura.

La politica dei socialisti europei è stata sino ad ora subalterna ai poteri bancari e finanziari, subalterna alla paura e agli egoismi. Bisogna ora rovesciare questo rapporto con la massima urgenza.

Il problema di fondo resta quello del consenso, un consenso che si è gradualmente trasformato in dissenso e ha travolto il marcio e il sano dell'Europa. Le più oscure forze della conservazione che si oppongono all'Europa, alla globalizzazione e ai principi fondativi della nostra civiltà, in nome di egoismo e paura stanno diventando popolari ed egemoni.

La sinistra in Europa non può far finta di non vedere questo baratro e deve ripartire dal nodo del consenso e da un progetto straordinario di salvataggio che metta al sicuro i popoli e gli Stati.

Enrico Rossi

Redazione Greenreport

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