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Puliamo il mondo, 600mila i volontari protagonisti: la metà sono studenti

Successo per l’edizione 2015 della campagna di volontariato ambientale
 |  Approfondimenti

Questo fine settimana 600mila volontari, di cui circa 300mila studenti, hanno preso parte alla più grande campagna internazionale di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente: giunta alla 23esima edizione, Puliamo il Mondo quest’anno ha trovato il suo cuore pulsante in Roma, la città delle grandi contraddizioni dove alla straordinaria bellezza si alterna troppo spesso degrado e malaffare – come testimoniano le cronache degli ultimi mesi – ma l’impegno dei cittadini è andato ben oltre la sola Roma.

In tre giorni cittadini, associazioni, studenti ed aziende, muniti di guanti e ramazza, in oltre 4.000 località dislocate in più di 1.700 comuni hanno liberato strade, piazze, parchi e litorali da ogni genere di rifiuti abbandonati e rottami, restituendo agli spazi urbani e alle aree verdi ordine, decoro e bellezza.

«Puliamo il Mondo - ha dichiarato Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente - non è solo un momento di aggregazione sociale, ma è soprattutto un modo per fare qualcosa di concreto per l’ambiente, per noi, per i nostri territori e le future generazioni. In questi anni nonostante tra le persone sia cresciuta l’attenzione e la sensibilità sui temi ambientali e siano aumentate le esperienze virtuose in termini di green economy, in molte città si producono ancora troppi rifiuti, il degrado è all’ordine del giorno, senza contare i problemi legati ad esempio alla mobilità. Per affrontare le tante questioni ambientali, prima fra tutti l’emergenza climatica, è fondamentale che vi sia una partecipazione sociale e corale che includa tutti, politici, amministratori e cittadini. Una partecipazione e una mobilitazione che vogliamo rilanciare anche in vista del grande appuntamento della Cop21 di Parigi sui cambiamenti climatici, per ricordare ai grandi della Terra l’urgenza e l’importanza di arrivare ad accordo internazionale vincolante e ambizioso. Non possiamo permetterci un altro fallimento e altre delusioni come quelle che hanno segnato gli ultimi vertici mondiali sul clima».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.