
Industria 4.0, 30 milioni di euro per spingere le Pmi toscane

In Toscana come in Italia, nonostante pesanti anni di crisi ne abbiano falcidiato la capacità produttiva, il settore manifatturiero continua a essere il cuore pulsante dell’occupazione e dell’innovazione. Ne siano un esempio le performance ottenute nell’export, che ha rappresentato uno dei pochi porti sicuri durante la recessione: le esportazioni toscane valgono oggi 32 miliardi di euro l’anno, ed è proprio il settore manifatturiero a coprire il 97% delle vendite all’estero.
Quello dell’industria è però un primato che ha bisogno di nuova linfa per rinnovarsi, ed affrontare le sfide della modernità. Il primo input è quello della riconversione ecologica, il secondo quello del cosiddetto “smart manufacturing”: la digitalizzazione della manifattura.
Per spingere in questa direzione, durante l’ultima seduta di Giunta la Regione ha dato avvio a una rimodulazione degli strumenti finanziari per le Pmi, annunciando risorse per quasi 30 milioni di euro per i fondi rotativi rivolte in particolare agli investimenti delle aziende che puntano su tecnologie digitali.
«La Regione – ha spiegato l'assessore regionale alle Attività produttive, Stefano Ciuoffo (nella foto) – ha deciso di mantenere una quota per i fondi rotativi di 30 milioni di euro destinandoli in modo più selettivo volendo valorizzare progetti strategici per l'industria e i settori turismo e servizi. Parliamo di azioni che rientrano nell'ambito della cosiddetta ‘Strategia industria 4.0', il cui scopo è di ridurre il gap competitivo nei confronti dei paesi concorrenti e sulla quale anche il Governo sta lavorando. Una Toscana del futuro insomma, dove si aumenta la produttività e la competitività e si promuovono anche nuovi modelli di business. Abbiamo ottime carte da giocare: dal sistema moda di alta gamma alla meccanica strumentale fino alla logistica e ai sistemi di trasporto sfruttando le competenze presenti nel sistema della ricerca regionale, che nel campo della smart manifacturing e della fabbrica intelligente la Toscana può vantare eccellenze di assoluto valore. Sono convinto - ha concluso - che l'incentivare l'innovazione e il riposizionamento delle nostre imprese sia un percorso da intraprendere senza indugi e queste misure sono supporto reale per chi vuole provar e a competere sui mercati internazionali».
Superata la procedura a sportello – dettagliano dalla Regione – i progetti di investimento saranno valutati concentrando l'attenzione sugli interventi di carattere strategico territoriale e/o produttivo o di filiera di Pmi che decideranno di adottare tecnologie digitali o smart manufacturing. L'attenzione è al settore manufatturiero nella sua globalità, al terziario e al turismo, e viene incentivata la cooperazione tra imprese e la loro aggregazione.
