
Decreto rilancio. Le associazioni: «Inaccettabile lo stralcio delle misure in favore della mobilità sostenibile»

Nell'ultima bozza del “Decreto Rilancio” risulta barrato l’intero articolo a favore della mobilità sostenibile, essenziale per garantire la sicurezza e la salute in questa fase di transizione in cambio una serie di ulteriori e più stringenti vincoli normativi spudoratamente spacciati per agevolare la mobilità in bicicletta proposti dal Mit.
Mentre il resto d’Europa punta sulla mobilità sostenibile in maniera decisa e stanzia fondi ingenti per la messa in sicurezza di pedoni e ciclisti, il DL Rilancio assume l’approccio inverso: niente più bike lane, niente più linee di arresto protette agli incroci e i mobility manager di enti e aziende restano le figure ininfluenti come sono tuttora. Misure queste già al ribasso rispetto alle aspettative di associazioni e movimenti del settore, che chiedevano e confermano la necessità di introdurre subito nel Codice della Strada anche le norme del doppio senso ciclabile e delle corsie condivise bus+bici.
Le principali Città Metropolitane, che maggiormente hanno sofferto per l’epidemia e stanno affrontando la crisi del trasporto pubblico (Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli), stanno procedendo speditamente - anche sulla base delle promesse del Governo - alla costruzione della rete ciclabile d’emergenza, si trovano sole di fronte all’emergenza ad affrontare il clamoroso voltafaccia del Governo in tema mobilità.
Se, di tutte le roboanti promesse, alla fine rimarrà solo un incentivo all’acquisto di biciclette e monopattini, come sembra dalle indiscrezioni che leggiamo sui giornali, e delle inaccettabili “linee guida sperimentali per la mobilità ciclabile” spacciate dal Ministero come soluzione ma che addirittura mettono fuori legge gli interventi stradali per le bici che i Comuni realizzano già da tempo, avremo assistito all’ennesima presa in giro di chi chiede ai cittadini di spostarsi in bici ma non dà il quadro normativo e le risorse necessarie a farlo per davvero.
Il messaggio del Governo appare chiaro più che mai: andate a piedi, in bicicletta e usate la micromobilità, ma fatelo a vostro rischio e pericolo.
Coordinamento Associazioni e Movimenti Cicloattivisti e Ambientalisti
Alleanza Mobilità Dolce Bike4city A.p.s. Bikeitalia.it Bike to school Ciclostile – ciclofficina popolare del Centro Sociale Bruno di Trento Cittadini per l’aria Onlus Comitato Torino Respira Consulta della Mobilità Ciclistica e della Moderazione del Traffico della città di Torino Consulta Comunale della Bicicletta di Bologna Ecoborgo Campidoglio – Torino FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta Fridays For Future – Milano Fridays For Future – Como Famiglie senz’auto Fondazione Michele Scarponi Onlus Genitori Antismog Associazione hub.MAT - Olbia Italian Cycling Embassy Legambici – Legambiente per la mobilità attiva e la ciclabilità APS Legambiente Onlus Massa Marmocchi - Milano Milano Bicycle Coalition ASD Napoli Pedala Kyoto Club Rete Vivinstrada – Associazioni per la cultura e prevenzione stradale Salvaiciclisti Roma A.p.s. Salvaiciclisti Bologna A.p.s.
