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Appuntamento dal 4 al 6 maggio all’Università di Ferrara (e online)

Dodici università per i 10 anni di Seeds: al via il workshop annuale del Centro di ricerca

Diretto dall’economista ambientale Massimiliano Mazzanti, riunisce alcuni dei principali campi d’indagine per la transizione ecologica
 |  Approfondimenti

Chiusa la call for papers lanciata a febbraio, il Centro di ricerca interuniversitario Seeds (Sustainability, environmental economics and dynamics studies) è pronto a festeggiare in grande stile i suoi primi dieci anni di vita.

Dal 2013 la mission del Centro è diventata sempre più attuale: l’analisi e la ricerca scientifica nell’ambito dell’economia delle risorse naturali e dell’ambiente e lo studio della dinamica dei sistemi economico-ambientali, cioè l’economia e la politica applicati ai temi del cambiamento climatico e dell’innovazione.

Partito con un pugno di Atenei italiani a supporto, oggi il Centro diretto dall’economista ambientale Massimiliano Mazzanti – direttore del dipartimento di Economia dell’Università di Ferrara oltre che prestigiosa firma del think tank di greenreport Ecoquadro, come molti altri ricercatori membri Seeds – è costituito da ben 12 Università.

Si tratta delle Università di Ferrara, Bologna, Siena, Udine, Padova, Chieti-Pescara, Roma Tre, Tor Vergata, Cattolica, Urbino, Milano Statale e Unitelma Sapienza.

Un team che sta dando ottimi frutti, dato che nell’ultimo anno Seeds si è posizionato all’interno della classifica Top 25% Institutions and Economists in Italy elaborata da Ideas-Repec, ovvero il più grande database esistente nel campo della ricerca in economia.

Per diffondere la cultura della transizione ecologica, il seminario in programma la prossima settimana è aperto alla partecipazione di tutte le studentesse e gli studenti interessati, previa iscrizione tramite il seguente Google Form: è possibile partecipare sia online sia di persona (a posti limitati).

Di seguito in allegato il programma integrale dei tre giorni di worskhop Seeds.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.