Da Betlemme alla Maremma, Festambiente premia il frate francescano Ibrahim Faltas
Nel corso della 37esima edizione di Festambiente, la kermesse nazionale di Legambiente che si è chiusa nei giorni scorsi in Maremma, spicca il nome di Ibrahim Faltas tra i premiati dalla XXI edizione del Premio Ambiente e Legalità, promosso da Legambiente e Libera.
Frate francescano, vicario della Custodia di Terra Santa e direttore del Collegio di Terra Santa di Betlemme, padre Faltas da decenni impegnato nella promozione del dialogo e della convivenza tra israeliani e palestinesi. La sua azione instancabile si è manifestata nei momenti più drammatici della storia recente: dalla seconda Intifada fino all’attuale tragedia di Gaza, in un contesto segnato da violenze, muri e diffidenza. Attraverso mediazioni silenziose e gesti concreti, padre Faltas ha saputo mantenere aperti spiragli di comunicazione là dove tutto sembrava perduto, incarnando la speranza di una pace giusta e duratura.
«Conferire questo premio a Padre Ibrahim Faltas – ha dichiarato Angelo Gentili, coordinatore di Festambiente e componente della segreteria nazionale di Legambiente – ha significato riconoscere il valore di chi, in un contesto di guerra e disperazione, ha continuato a credere nella possibilità di costruire ponti. La sua testimonianza ci ha ricordato che legalità e ambiente non sono mai disgiunti dalla pace: proteggere il pianeta richiede comunità in cui i diritti siano rispettati, la violenza bandita e il dialogo sempre cercato.»
Il momento della premiazione è stato uno dei più intensi e partecipati della manifestazione, confermando Festambiente come luogo in cui l’impegno ecologista si intreccia con le grandi questioni globali. Dal clima ai diritti umani, dalla tutela dei territori alla lotta contro ogni forma di oppressione, il festival ha ribadito che non esiste giustizia ambientale senza giustizia sociale, e che la pace resta il terreno comune su cui costruire il futuro.
Nel suo messaggio di ringraziamento, padre Faltas ha voluto sottolineare il valore simbolico del riconoscimento: «Voglio ringraziare tutti gli aderenti a Legambiente – ha scritto – per aver unito valori forti in un premio che riunisce chi favorisce e tutela la pace, l’ambiente e la legalità. Sono valori che, uniti, possono dare un senso profondo all’umanità e a chi lavora per sostenere lo sviluppo e la crescita del futuro del mondo. Grazie per aver pensato a me e al mio impegno in Terra Santa. Proteggere la pace, la natura e la giustizia sono l’essenza del carisma del nostro fondatore San Francesco. Vi assicuro la mia preghiera nei luoghi santi perché il vostro impegno sia ancora più fruttuoso. Spero di incontrarvi presto, magari in Terra Santa, per organizzare un incontro con Legambiente.»
Padre Faltas si è detto profondamente addolorato e sconvolto per quanto sta accadendo a Gaza: le morti di civili innocenti continuano senza sosta e la sofferenza dei bambini, ormai privati persino delle lacrime e condannati alla fame, è divenuta insostenibile. «Nessuno può più accettare una tragedia simile», ha dichiarato.
Ha poi ricordato come parte del popolo israeliano si opponga al piano di occupazione del governo: oltre 200.000 persone hanno manifestato a Gerusalemme, proprio davanti al convento francescano, per chiedere la fine di questa politica. «Il piano è disumano, Gaza è ormai una terra devastata: il 92% delle abitazioni è stato raso al suolo. È giunto il momento – ha concluso Faltas – di trovare una soluzione umana a una situazione che ha superato ogni limite di sopportazione».