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Addio a Maurizio Fermeglia, ambientalismo e comunità accademica in lutto

Il Wwf in lacrime lo ringrazia, nella certezza che «il grande lavoro svolto sarà portato avanti nel suo nome e nel suo ricordo»
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Maurizio Fermeglia se n’è andato prematuramente a 68 anni, colto da un malore nelle sue amate montagne, mentre camminava su un sentiero in Val Rosandra.

Professore ordinario di Principi di ingegneria chimica e già rettore all’Università di Trieste, Fermeglia si lascia alle spalle oltre 250 articoli pubblicati in riviste peer-reviewed internazionali, frutto di una carriera scientifica attraversata dalla passione per i temi della sostenibilità, con particolare attenzione alla transizione energetica.

In questo contesto, oltre a condurre attività di ricerca in senso stretto, Fermeglia è stato anche consulente per agenzie Onu, come l’Unido e l’Unep.

Sempre nell’ambito della sostenibilità, Fermeglia  ha inoltre condotto una vastissima e apprezzatissima attività di comunicazione e divulgazione scientifica con decine di interventi, seminari e conferenze dedicate al grande pubblico e sempre caratterizzate da originalità e visione.

Non a caso, Fermeglia era anche delegato del Wwf in Friuli-Venezia Giulia. «Maurizio – è il ricordo commosso del Panda nazionale – era una persona competente e appassionata, che ha messo al servizio degli interessi collettivi dei cittadini e dell’ambiente la sua professionalità e il suo grandissimo patrimonio di conoscenze, con la passione, la generosità e l’umiltà che solo le grandi personalità sanno esprimere. Il Wwf tutto, sconcertato e in lacrime, lo ringrazia, nella certezza che il grande lavoro svolto sarà portato avanti nel suo nome e nel suo ricordo. E rivolge un abbraccio affettuoso alla moglie e ai figli».

Parole cariche di affetto, che si aggiungono a quelle dell’Università di Trieste, dove Fermeglia ha lasciato un segno indelebile: «Per lui, triestino di nascita, la Val Rosandra era la montagna di casa, quella montagna che è stata la sua grande passione al di fuori dell’accademia. Lo spirito e la disciplina associati alla pratica delle attività di montagna spesso permeavano la sua quotidianità accademica. Alpinista e sci-alpinista, accademico del CAI, era stato istruttore di queste discipline e aveva partecipato a varie spedizioni alpinistiche anche extra-europee. Era stato inoltre capostazione della stazione di Trieste del Soccorso Alpino, dimostrando ancora una volta il desiderio di mettere le proprie capacità e conoscenze al servizio del prossimo. Forse la lezione più importante che il professor Fermeglia, nel lasciare su quel sentiero questo grande vuoto nella comunità accademica e non solo, ci ha trasmesso. La comunità UniTS si stringe con calore attorno alla moglie e ai figli di Maurizio».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.