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Corte federale Usa blocca i dazi di Trump: «Sono illegali». Ira della Casa Bianca: «Golpe»

Definite illegittime le tasse doganali imposte con i poteri di emergenza: «Non ha l’autorità per farlo». Ora l’amministrazione statunitense ha dieci giorni per sospendere le tariffe unilaterali, ma intanto annuncia che farà ricorso in appello e attacca: «Colpo di stato di giudici non eletti»
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I dazi annunciati, congelati e poi rimessi in campo da Donald Trump sono stati bloccati da una corte federale statunitense. Le tariffe doganali decise dal presidente americano sono state definite illegali dai giudici della Us Court of Interntational Trade con la seguente motivazione: la legge invocata dalla Casa Bianca per imporre le tariffe non conferisce al presidente l’autorità necessaria per procedere in questo senso. La corte ha dunque emesso una sentenza che ha annullato i dazi imposti da Trump ai sensi dell'International Emergency Economic Powers Act, una legge del 1977 mai invocata prima sulle tariffe. «Nei due casi presentati la questione sottoposta alla corte è se l'International Emergency Economic Powers Act delega al presidente sotto forma di autorità il potere di imporre dazi illimitati sulle merci provenienti da quasi tutti i paesi del mondo. La Corte non interpreta la legge del 1977 come un atto che conferisce tale autorità illimitata e annulla i dazi contestati imposti sulla sua base», si legge nella decisione contenuta in 50 pagine di pronunciamento.

La decisione ha scatenato l’ira della Casa Bianca, che ora ha 10 giorni di tempo per sospendere i dazi ma ha già annunciato che presenterà ricorso in appello. Il vice capo dello staff di Trump, Stephen Miller, ha parlato di un «colpo di stato giudiziario fuori controllo», con anche un portavoce della presidenza che è andato all’attacco della corte. «Non spetta a giudici non eletti decidere come affrontare adeguatamente un'emergenza nazionale. Il presidente Trump si è impegnato a mettere l'America al primo posto e l'amministrazione si impegna a utilizzare ogni leva del potere esecutivo per affrontare questa crisi e ripristinare la grandezza dell'America».

Le Borse europee festeggiano lo stop imposto dai giudici e i futures Usa s’impennano. Ora però c’è attesa per le prossime mosse del presidente americano.

Commenta l’economista Paul Krugman, che già nei giorni scorsi aveva pubblicato un’analisi dei rapporti commerciali Usa-Ue e suggerito all’Europa di non fare concessioni al tycoon («non cercate di placare Trump, non potete fare concessioni sostanziali, perché le vostre politiche verso le esportazioni statunitensi sono già abbastanza favorevoli»): «Il fatto è che è sempre stato evidente che l'uso da parte di Trump dell'International Economic Emergency Powers Act del 1977 per giustificare le tariffe è stato un enorme abuso di potere. Voglio dire, da quando il 4% di disoccupazione e il 2,5% di inflazione sono un'emergenza che giustifica l'inversione di 90 anni di politica?»

Redazione Greenreport

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