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Giani straccia tutti, sarà ancora presidente della Toscana. Ma la sorpresa è Antonella Bundu

A scrutinio in corso, tra il leader del centrosinistra e la coalizione Tomasi c’è uno scarto di 14 punti
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Mentre scriviamo prosegue lo scrutinio delle schede elettorali per il rinnovo del Consiglio regionale della Toscana, ma è già certo che le sorprese nell’urna non mancano.

L’affluenza si è fermata al 47,73%, il dato più basso di sempre anche se non molto distante dal 48,28% registrato nel 2015. Il governatore uscente, Eugenio Giani, è proiettato verso una nuova presidenza con uno scarto record rispetto al suo diretto avversario: al momento, con 1.951 sezioni scrutinate su 3922, la coalizione di centrosinistra è data attorno al 54% mentre quella di centrodestra – con alla guida il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi – si ferma al 40,8%, ovvero con uno scarto di 14 punti percentuali, quasi doppio rispetto a quello atteso dai vari sondaggi emersi nel clima pre-elettorale.

All’interno della coalizione Giani, dopo il Pd a oltre il 36%, come seconda forza sta emergendo Casa riformista (8,6%) seguita da Alleanza verdi sinistra (6,8%) e Movimento cinque stelle (4,3%), mentre i tre principali partiti a sostegno di Tomasi si fermano rispettivamente al 26,5% (Fratelli d’Italia), 6,2% (Forza Italia) e 4,4% (Lega).

Oltre a Giani, la vincitrice morale di queste elezioni regionali è Antonella Bundu: la leader di Toscana rossa, lista sostenuta da Rifondazione comunista, Potere al Popolo e Possibile supera il 5%. A testimonianza del fatto che, se ci sono le condizioni, il voto di protesta può diventare voto utile anche a sinistra. Sarà un pungolo per politiche più progressiste in seno al nuovo governo della Toscana, che Giani si appresta a guidare.

Redazione Greenreport

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