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Scuola al via: il Wwf riporta l’ambiente in classe

 |  Approfondimenti

L’anno scolastico ha preso il via e il Wwf torna a portare l’ambiente nelle classi e le classi nel territorio, con nuove proposte di educazione ambientale adatte per bambini, ragazzi ed insegnanti.

«Il Wwf vuole dare tutto il suo supporto alla scuola offrendo proposte qualificate e mirate nella consapevolezza del ruolo chiave che l’educazione riveste per un futuro sostenibile- ha dichiarato Maria Antonietta Quadrelli, responsabile dell’ufficio Educazione Wwf Italia. Investire in capitale umano accresce la capacità delle persone di trasformare la loro idea di società in realtà e le rende individui migliori».

In base alle linee guida del ministro dell’Istruzione ed in vista di Expo 2015, il tema portante dell’anno scolastico 2013-2014, sarà quello del cibo, alimentazione e impatto ambientale delle produzioni e degli sprechi. Il Wwf metterà a disposizione dei docenti una serie di materiali didattici sul rapporto tra alimentazione e ambiente, tra quaderni di educazione ambientale e corsi docenti, lezioni per le LIM  e video, questi ultimi scaricabili gratuitamente. Inoltre informano dal Wwf, per il prossimo anno scolastico sono disponibili quaderni su temi di grande attualità come i  rifiuti, i cambiamenti climatici, l’importanza della biodiversità.

Da oltre 40 anni l’associazione ambientalista è impegnata nelle scuole per diffondere nei ragazzi l’apprezzamento per l’ambiente in cui vivono, e il rispetto per tutte le specie viventi, ricevendo molti riconoscimenti per i percorsi educativi, talvolta collegati alle scelte d’approfondimento indicate dai ministeri dell’Istruzione e dell’Ambiente.

«Negli anni sono stati oltre un milione e 250mila gli alunni che hanno imparato a conoscere l’ambiente grazie ai nostri programmi didattici e la formazione dei docenti è curata in modo particolare:  oltre 15.000 sono stati gli insegnanti che hanno scelto i nostri percorsi educativi» hanno concluso dal Wwf.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.