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Rischio idraulico in Toscana: accelerare opere di mitigazione per far fronte ai cambiamenti climatici

Approvata la mozione di Sì Toscana a Sinistra, Fattori: «Partire da Renai, diga Levane e sistema laminazione Figline»
 |  Crisi climatica e adattamento

«Accelerare la realizzazione delle opere strategiche di competenza della Regione Toscana che sono più rilevanti per la mitigazione del rischio idraulico, ovvero il sistema di laminazione di Figline, la diga di Levane e la cassa di espansione dei Renai».

E’ quel che prevede la mozione del gruppo Sì-Toscana a Sinistra approvata dal Consiglio regionale dopo essere stata sottoscritta anche dalla consigliera Monica Pecori del gruppo misto.

Illustrando in aula l'atto di indirizzo che impegna la Giunta a concentrarsi anche sugli interventi di ripristino dei danni conseguenti all'ondata di maltempo che alla fine del 2019 ha colpito in particolare le province di Pisa, Siena a Grosseto, il capogruppo di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, ha sottolineato che «Le conseguenze tangibili dei cambiamenti climatici rendono sempre più importante la programmazione e la realizzazione urgente delle opere necessarie alla riduzione del rischio idraulico»

Inoltre, la mozione chiede alla giunta regionale di «proseguire il percorso avviato con la dichiarazione dello stato di emergenza, procedendo con una stima dei danni effettivamente subiti e mettendo in campo le conseguenti risorse necessarie».

La mozione approvata evidenzia che «Il sistema di laminazione di Figline è la prima barriera a protezione del centro urbano di Firenze, mentre la cassa di espansione dei Renai nel Comune di Signa (FI) rappresenta da sempre un intervento di primaria importanza per la messa in sicurezza idraulica di tutta la Piana Fiorentina».

Redazione Greenreport

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