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Stop all’import di gas dalla Russia: con 500 voti a favore il Parlamento europeo dice sì

Divieto totale dal 31 dicembre 2026 per il Gnl e dal 30 settembre 2027 per il combustibile da gasdotto. Previste a livello comunitario nuove misure restrittive a inizio 2026 anche per il petrolio
 |  Crisi climatica e adattamento

Con 500 voti a favore, 120 contrari e 32 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato l’intesa sullo stop graduale alle importazioni di gas e Gnl dalla Russia. Il regolamento a cui è stata data luce verde prevede un divieto totale dal 31 dicembre 2026 per il gas naturale liquefatto e dal 30 settembre 2027 per il gas da gasdotto (in via eccezionale, gli Stati membri possono prorogare tale termine ma solo di un mese, fino al 31 ottobre 2027, qualora i loro livelli di stoccaggio siano inferiori ai livelli di riempimento richiesti). Il divieto scatterà sei settimane dopo l’entrata in vigore del regolamento, con un approccio graduale per i contratti già in essere.

A partire da ottobre, la Russia rappresentava il 12% delle importazioni di gas dell’Ue, in calo rispetto al 45% prima della sua invasione dell’Ucraina nel 2022. Ungheria, Francia e Belgio sono tra i paesi che ancora ricevono rifornimenti.

La Commissione europea, che già a giugno aveva tracciato la rotta, ha fatto sapere che proporrà anche una legislazione all’inizio del 2026 per eliminare gradualmente le importazioni di petrolio russo.

Ha dichiarato Ville Niinistö, presidente della commissione per l’Industria, la ricerca e l’energia dell’Europarlamento: «È un momento storico: l'Ue sta compiendo un passo da gigante verso una nuova era libera dal gas e dal petrolio russi. La Russia non potrà mai più usare le esportazioni di combustibili fossili come arma contro l'Europa. Le nostre priorità principali erano accelerare il più possibile i tempi per vietare il gas trasportato tramite gasdotti, proibire i contratti a lungo termine per il GNL con un anno di anticipo rispetto a quanto previsto e impedire l'elusione di queste nuove norme. Ora dobbiamo agire senza indugio per attuare questo accordo e rivolgere la nostra attenzione alle importazioni di petrolio, dove chiederemo alla Commissione europea di mantenere il suo impegno a presentare una proposta all'inizio del 2026».

Ha sottolineato Inese Vaidere, relatrice della commissione per il Commercio internazionale: «Il voto di oggi invia un messaggio chiaro e forte: l'Europa non dipenderà mai più dal gas russo. Si tratta di un risultato importante per l'Ue e di una svolta storica nella politica energetica europea. Abbiamo rafforzato la proposta iniziale della Commissione europea introducendo un percorso verso il divieto del petrolio e dei suoi prodotti, ponendo fine ai contratti a lungo termine prima di quanto originariamente proposto e garantendo sanzioni in caso di inadempienza».

Redazione Greenreport

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