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L’associazione rappresenta oltre il 70% dell’energia elettrica prodotta dal nostro Paese

Adesso è ufficiale, Re Rebaudengo alla guida di Elettricità futura: priorità sul Pniec

«Dobbiamo vincere la mala burocrazia, contribuire alla semplificazione degli iter autorizzativi e sviluppare un mercato sostenibile»
 |  Crisi climatica e adattamento

Dalla designazione alla presidenza, alla fine di maggio, all’elezione arrivata ieri all’unanimità: Agostino Re Rebaudengo è adesso ufficialmente alla guida di Elettricità futura, per il quadriennio 2020-2024.

Nato a Torino nel 1959, con una laurea in Economia e un tesserino da giornalista pubblicista in tasca, nel 1995 Re Rebaudengo fonda Asja Ambiente Italia – azienda di cui è presidente e azionista – che opera a livello internazionale, con sedi in Cina e Sudamerica, nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e nella riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Già dal 2011 al 2017 Re Rebaudengo è già stato presidente di assoRinnovabili, l’allora più importante associazione italiana di produttori di energia rinnovabile che il 28 aprile 2017 si è fusa con Assoelettrica, dando vita ad Elettricità futura, la principale associazione del mondo elettrico italiano, di cui è finora è stato vicepresidente.

«Sono molto orgoglioso di guidare Elettricità futura, associazione aderente a Confindustria, che rappresenta oltre il 70% dell’energia elettrica prodotta dal nostro Paese. Ringrazio il mio predecessore Simone Mori per aver interpretato e tutelato al meglio gli interessi dell’intera filiera – dichiara il neo presidente – stiamo attraversando una fase economica molto delicata, che deve spingere il nostro Paese a raccogliere con maggiore convinzione la straordinaria opportunità di sviluppo industriale e di creazione di posti di lavoro offerta dalla transizione energetica. Lavorerò con impegno dialogando con le istituzioni e con gli altri portatori d’interesse affinché le imprese possano investire e raggiungere gli obiettivi del Pniec (Piano nazionale integrato energia e clima)».

L’orizzonte dunque guarda al 2030, lo stesso del Piano. «Dobbiamo vincere la mala burocrazia, contribuire alla semplificazione degli iter autorizzativi e sviluppare un mercato sostenibile. Dobbiamo puntare a fare meglio della media europea e non peggio! Elettricità futura e i suoi associati – chiosa Re Rebaudengo – sono pronti per affrontare le sfide dei prossimi 4 anni, con la volontà di sviluppare un sistema elettrico adeguato agli ambiziosi obiettivi definiti in Europa».

Nel frattempo, l’assemblea di Elettricità futura ha anche approvato la nomina degli otto vicepresidenti: Luca Alippi (EP Produzione), Luca Bettonte (Erg Power Generation), Massimiliano Bianco (Iren), Francesco Giunti (EniPower), Renato Mazzoncini (A2A), Pietro Pacchione (Delos Service), Marco Peruzzi (Edison) e Carlo Tamburi (Enel).

Redazione Greenreport

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