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Scozia: nel 2020 le energie rinnovabili hanno soddisfatto il 97% del consumo di elettricità

Mancato di poco l'obiettivo del 100% nel 2020. La Scozia vuole diventare la centrale elettrica rinnovabile del mondo
 |  Crisi climatica e adattamento

Nuovi dati rivelano che la Scozia sui è avvicinata molto al 100% di elettricità consumata prodotta con energie rinnovabili: nel 2020 ha raggiunto il 97,4%. Un obiettivo, quello del 100%, fissato nel 2011, quando le rinnovabili producevano “solo” il 37% della domanda nazionale scozzese.

Scottish Renewables ha fatto notare con giustificato orgoglio che «La produzione è triplicata negli ultimi 10 anni, con energia sufficiente per l'equivalente di 7 milioni di famiglie» e la sua amministratore delegato Claire Mack, ha evidenziato che « Gli ambiziosi obiettivi sul cambiamento climatico della Scozia sono stati un enorme stimolo per l'industria ad aumentare la diffusione di fonti di energia rinnovabile e solo negli ultimi 10 anni abbiamo più che triplicato la nostra produzione di elettricità rinnovabile, abbastanza per alimentare l'equivalente di oltre 7 milioni di famiglie. I progetti di energia rinnovabile stanno evitando decine di milioni di tonnellate di carbonio ogni anno, impiegando l'equivalente di 17.700 persone e portando enormi benefici socio-economici alle comunità».

Secondo i dati del governo autonomo scozzese, nel 2019 la Scozia aveva raggiunto il  90,1% del suo consumo di elettricità equivalente da fonti rinnovabili. La Scozia ha alcuni degli obiettivi climatici più ambiziosi al mondo e una legge sui cambiamenti climatici che stabilisce l’obiettivo vincolante di arrivare alle emissioni net zero 2045. Ma già entro il 2030, i ministri indipendentisti di sinistra dello Scottish National Party vogliono che la produzione di energia rinnovabile rappresenti il ​​50% dell’energia necessaria per rifornire elettricità, riscaldamento e trasporti.

La Mack, ha aggiunto: «Il trasporto privato e commerciale rappresenta quasi il 25% dell'energia utilizzata in Scozia, mentre il riscaldamento ne rappresenta più della metà e più della metà delle sue emissioni. Attualmente il 6,5% del nostro fabbisogno di calore non elettrico è generato da fonti rinnovabili. Industria e governo devono continuare a lavorare insieme se vogliamo realizzare appieno il nostro potenziale per raggiungere il net zero  entro il 2045».

La Scozia. Grande produttrice di gas e petrolio nel Mare del Nord, sta abbandonando gradualmente i combustibili fossili e nel 2016 ha chiuso l’ultima centrale elettrica a carbone ancora esistente nel Paese: Longannet, l'unica centrale elettrica a gas rimasta in Scozia  è a Peterhead nell'Aberdeenshire. L'eolico onshore fornisce circa il 70% dell’energia elettrica scozzese, seguito dall’idroelettrico e dall’eolico offshore.

Holly O'Donnell, responsabile politica climatica ed energetica del Wwf Scotland ha elogiato il raggiungimento del 97% di energia rinnovabile, ma ha detto che «E’ necessario fare di più per ridurre le emissioni dai trasporti e dal riscaldamento. Occorre un'accelerazione nell'introduzione di veicoli elettrici e sovvenzioni per il riscaldamento rinnovabile in Scozia. Non solo le energie rinnovabili riducono l'impatto sul clima del nostro consumo di elettricità, ma producono anche posti di lavoro e reddito per le comunità di tutto il Paese. Per ridurre le emissioni climatiche dei settori dei trasporti e del riscaldamento, dovremo continuare ad aumentare il nostro utilizzo di energie rinnovabili pulite ed economiche».

Scottish Renewables sta lavorando con i politici di tutti i partiti per promuovere il suo manifesto manifesto “A Brighter Future: Priorities for the next Scottish Government” in occasione delle elezioni scozzasi che si terranno a maggio. Il documento presenta raccomandazioni chiave che l'organizzazione di categoria delle rinnovabili scozzesi ritiene che il prossimo governo «Possa capitalizzare per migliorare il benessere, rafforzare l'economia, sostenere l'ambiente e mettere la Scozia sulla strada per diventare la centrale elettrica rinnovabile del mondo».

Redazione Greenreport

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