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Pnrr, dal Mite 4,11 miliardi di euro per reti elettriche intelligenti e resilienti

Pronti 500 mln di euro per proteggerle da eventi meteorologici estremi, e altri 3,61 mld dedicati alle smart grid
 |  Crisi climatica e adattamento

Per favorire la progressiva penetrazione delle fonti rinnovabili nel mercato italiano, l’ammodernamento delle reti elettriche rappresenta un elemento fondamentale, per renderle in grado di distribuire l’energia – che per la maggioranza delle fonti rinnovabili non viene prodotta in modo programmabile, basti pensare a solare o eolico – quando e dove necessaria.

In questo percorso s’inseriscono adesso finanziamenti per 4,11 miliardi di euro disposti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e adesso ripartiti dal ministero della Transizione ecologica in due appositi decreti che forniscono le regole di erogazione fondi, il Dm 146 del 6 aprile 2022 e il Dm 150 del 7 aprile 2022.

Il primo punta esplicitamente al rafforzamento delle smart grid, le reti elettriche intelligenti, con un investimento di 3,61 miliardi di euro.

«Il decreto in particolare – spiegano dal Mite – ripartisce le risorse disponibili su ciascuna delle linee di intervento previste dall’investimento, finalizzato all’incremento della Hosting capacity e della elettrificazione dei consumi, e disciplina in via generale le modalità per la concessione dei benefici, i cui elementi di dettaglio saranno stabiliti con successivo provvedimento, da emanarsi entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto».

Possono presentare domanda per i finanziamenti i concessionari della distribuzione di energia elettrica dell’intero territorio nazionale, per interventi finalizzati a incrementare la capacità di rete di ospitare ulteriore generazione da fonti rinnovabili, e ad aumentare la potenza a disposizione delle utenze, per favorire l’elettrificazione dei consumi.

Il Dm 146 del 6 aprile 2022 destina il 45% delle risorse complessive ad interventi da effettuarsi nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. E’ previsto un target intermedio al 31 dicembre 2024, data entro la quale la capacità di distribuzione per l’energia rinnovabile deve esser aumentata di almeno 1.000 megawatt. Tutti i restanti interventi ammessi al finanziamento dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026, conseguendo un incremento della capacità complessiva ad almeno 4.000 MW e l’elettrificazione dei consumi energetici per almeno 1,5 milioni di abitanti.

Anche il Dm 150 del 7 aprile 2022 prevede un occhio di riguardo per il sud, dato che dei 500 milioni di euro messi in palio il 40% resta destinato alle regioni del Mezzogiorno: si tratta di risorse per rafforzare le reti elettriche contro gli effetti del cambiamento climatico, declinate in contributi a fondo perduto per i concessionari della rete elettrica di trasmissione e distribuzione.

Più nel dettaglio, il decreto ripartisce le risorse sulle varie linee di intervento necessarie, finalizzate a raggiungere il target previsto dal Pnrr: aumentare la resilienza di almeno 4000 km della rete elettrica agli eventi meteorologici estremi (inondazioni, ondate di calore, cadute di alberi, ghiaccio e rischi idrogeologici).

Il Dm 150 prevede che entro quindici giorni dalla sua entrata in vigore siano adottati i provvedimenti che stabiliranno le modalità e i termini per la presentazione dei progetti da parte dei destinatari delle risorse, i criteri per la loro ammissibilità e valutazione e per la concessione dei contributi.

Redazione Greenreport

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