Skip to main content

La Germania non tornerà al nucleare per risparmiare gas

Habeck: le centrali nucleari non fanno una differenza significativa nel fornire energia, rappresentano solo il 2%. Greenpeace: sono solo l’1%
 |  Crisi climatica e adattamento

Per garantire la futura produzione di energia, la Germania non manterrà in funzione le centrali nucleari e continuerà nella loro dismissione programmata perché, come ha detto il ministro dell’economia Robert Habeck, «La loro capacità è insufficiente per compensare la carenza di gas naturale. E’ la decisione sbagliata, dato il poco che risparmieremmo».

Habeck lo ha detto in un incontro con i cittadini durante la giornata delle porte aperte del governo e mentre il governo di coalizione socialdemocratici-verdi-liberali sta decidendo se prolungare la durata delle 3 centrali nucleari tedesche ancora in funzione per compensare il rapido calo delle forniture di gas naturale dalla Russia.

Nonostangte quel che dicono in Italia SAlvini, Me eloni e Berlusconi e i redivivi fan del nucleare, secondo i quali bs<astrerebbe costruire una centrale nucleare (fra una ventina di anni) per risolvere tutti i nostri problemi energetici attuali,   Habeck ha fatto notare che mantenere in funzione le centrali nucleari in Germania «Farebbe risparmiare solo il 2% di gas, il che è insufficiente e improbabile per aiutare la situazione» e richiederebbe una revisione degli impegni legislativi presi dalla ex cancelliera democristiana Angela Merkel per bloccare l'uso dell'energia nucleare a fine 2022.

Habeck ha detto che solo una centrale nucleare in Baviera potrebbe essere autorizzata a continuare, ma solo se uno stress test potrà dimostrare che è in grado di fornire un aiuto energetico sufficiente per quest’inverno.

Il cancelliere socialdemocratico tedesco Olaf Scholz aveva già annunciato che  i risultati dello stress test saranno disponibili entro la fine del mese o all'inizio di settembre, quando verrà presa la decisione finale in merito alle centrali nucleari.

La posizione dei verdi che stoppa di fatto il nuycleare è arrivata dopo che il 18 agosto Greenpeace Deutscland ha scaricato un falso trasporto nucleare di fronte allka sede dei Grünen a Berlino avvertendo dei «Pericoli di continuare a far funzionare le ultime tre centrali nucleari».

Gli ambientalisti hanno fatto appello ai leader dei Verdi tedeschi, a partire dai co-presidenti  Ricada Lang e Omid Nouripour, perché «Si impegnino per l'eliminazione graduale dell'energia nucleare prevista dalla legge il 31 dicembre 2022».

Gerald Neubauer, esperto energetico di Greenpeace Deutschland <. Ha a sottolineato c he «I Grünen non devono lasciarsi imbrigliare da una campagna populista a favore del nucleare. Queste ultime centrali nucleari sono vecchie, insicure e le loro barre di combustibile non producono quasi energia. Il loro contributo alla fornitura di elettricità e al risparmio di gas sarebbe trascurabile, mentre i rischi per la sicurezza sarebbero enormi».

Per i Verdi è stata una scossa e sembra aver prevalso nettamente la maggioranza contraria all’estensioni del tempo di funzionamento delle centrali nucleari contro la quale si erano già espressi i big del Partito che invitavano gli alleati di governo a non  violare la legge sull'energia atomica».

Anche Greenpeace Deutschland fa notare che «L'operazione di stretching difficilmente contrasterebbe una temuta crisi energetica, come  dimostrano i calcoli dell’Analyseinstituts Energy Brainpool: il nucleare non potrebbe nemmeno sostituire l'1% del consumo di gas in Germania». Secondo i calcoli di Greenpeace, l'elettricità prodotta con l’operazione del prolungamento di operatività delle centrali nucleari «Rappresenterebbe solo l'1% del mix elettrico tedesco nel prossimo anno».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.