
Contro il caro energia, ora legale tutto l'anno

Nel breve termine non esiste un unico proiettile d’argento per abbattere il sempre crescente costo dell’energia, legato principalmente ai forti incrementi nel prezzo del gas: per delineare un efficace pacchetto di misure a contrasto è dunque utile esplorare tutte le opzioni in campo, compresa l’estensione dell’ora legale – attualmente vigente –, come suggerisce la Società italiana di medicina ambientale (Sima).
«La politica discute di razionamenti del gas alle imprese, sabato in Dad per le scuole e riduzione della durata dei riscaldamenti dal prossimo autunno, ma dimentica – osserva il presidente Sima, Alessandro Miani – che già dal 2018 il Parlamento europeo ha approvato con l’84% dei voti favorevoli l’abolizione dell’obbligo del cambio di orario due volte l’anno, lasciando di fatto liberi i vari Stati di scegliere se optare per l’ora solare o legale. Il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio».
Finora, a prezzi del gas inferiori, il risparmio economico legato all’ora legale è stato molto minore ma comunque importante. Il gestore della rete elettrica nazionale (Terna), lo scorso marzo, quantificava infatti in circa 190 mln di euro il risparmio legato a 7 mesi di ora legale.
Risparmi economici cui si abbinano anche vantaggi ambientali: grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora, in 7 mesi la riduzione nelle emissioni di CO2 è stimata pari a circa 200 mila tonnellate.
«È per questo che chiediamo al Governo Draghi di prendere immediatamente questa decisione demandata agli Stati nazionali dal Parlamento europeo, invitando gli altri Paesi dell’Unione a fare altrettanto», conclude Miani.
