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La commissaria Ue Ribera a Roma rilancia il Green deal, Pichetto Fratin s’acconcia

La titolare europea a transizione e competitività ribadisce la necessità di politiche e target climatici più volte messi in discussione dal governo Meloni. Il ministro dell’Ambiente assicura, senza fornire ulteriori dettagli: «L’Italia si è completamente liberata del gas russo». Ma report indipendenti dicono che nel 2024 abbiamo importato più Gnl di tutti
 |  Crisi climatica e adattamento

«La proposta italiana sui biocarburanti? Per ora non cambia nulla». E poi: «La competitività dell’industria europea dipende soprattutto dalla nostra capacità di utilizzare in modo intelligente le risorse, a crisi energetica ci ha imposto di accelerare sulla decarbonizzazione». L’uno-due è di quelli da mandare al tappeto ogni velleità del governo italiano di archiviare il Green deal e di cancellare lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035. Teresa Ribera arriva a Roma per la sua prima missione in Italia da commissaria Ue per la transizione verde e la concorrenza, e dopo aver incontrato il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso e quello dell’Ambiente e la sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, la vicepresidente della Commissione Ue chiarisce che sugli impegni europei contro i cambiamenti climatici non sono previsti dietrofront.

Nel corso di una conferenza stampa con lo stesso titolare dell’Ambiente, Ribera  ha usato parole molto chiare circa gli obblighi da portare a termine per una mobilità sostenibile, una riduzione dei prezzi dell’energia e un’accelerazione delle fonti pulite, una totale interruzione delle importazioni di gas naturale liquefatto (Gnl) dalla Russia, dopo che già è stata realizzata con successo in questi mesi dalla maggior parte dei Paesi comunitari una importante riduzione delle forniture via gasdotto. E se più volte in passato il governo Meloni, anche per bocca degli stessi ministri incontrati dalla commissaria Ue in questa trasferta romana, hanno messo in dubbio la fattibilità di diversi target climatici e l’opportunità di alcune politiche europee per raggiungerli, Ribera ha detto che «non c’è opposizione» (sottinteso con l’Italia) sul Green deal e sugli obiettivi decisi in sede comunitaria, e bisogna anzi «essere sicuri di raggiungere i target»: «Il punto è come lavorare insieme e ridurre le barriere e le difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi. In più, quando parliamo di competitività non possiamo ignorare il principale driver del mercato: la corsa per le tecnologie pulite». Messaggi piuttosto chiari ad uso e consumo del nostro governo.

Pichetto Fratin, seduto al fianco della vicepresidente della Commissione Ue, non ha potuto far altro che annuire, dire che quello che si è appena concluso è stato un incontro «cordiale» e assicurare che l’Italia farà la sua parte nel senso indicato dall’interlocutrice inviata da Bruxelles. E pazienza se in passato il ministro ha più volte definito lo stop alle auto termiche «ideologia». E pazienza, soprattutto, per quanto riguarda l’obiettivo zero importazioni di gas dalla Russia, se l’Italia nel 2024 si è distinta per essere il Paese che più di tutti gli altri ha acquistato gas (via gasdotto e Gnl) da Mosca: (+4 billion cubic metres, bcm),  doppiando Repubblica Ceca (+2 bcm) e distanziando ancora di più la terza classificata Francia (+1,7 bcm).

Ora, accanto a Ribera, Pichetto Fratin dice: «L’Italia si è completamente liberata dal gas russo. Abbiamo continuato a ricevere piccole quantità fino al 2024, ma le abbiamo deviate in Austria, verso la parte continentale dell’Europa». Ulteriori dettagli non li fornisce, il ministro. Alla luce degli ultimi dati diffusi (gennaio 2025) da fonti autorevoli, l’affermazione appare però tutt’altro che inattaccabile.

Simone Collini

Dottore di ricerca in Filosofia e giornalista professionista. Ha lavorato come cronista parlamentare e caposervizio politico al quotidiano l’Unità. Ha scritto per il sito web dell’Agenzia spaziale italiana e per la rivista Global Science. Come esperto in comunicazione politico-istituzionale ha ricoperto il ruolo di portavoce del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel biennio 2017-2018. Consulente per la comunicazione e attività di ufficio stampa anche per l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, Unisin/Confsal, Ordine degli Architetti di Roma. Ha pubblicato con Castelvecchi il libro “Di sana pianta – L’innovazione e il buon governo”.