
L’alert dell’Organizzazione meteorologica mondiale: in Europa aumentano gli eventi di caldo estremo

Ci siamo lasciati alle spalle un giugno tra i più caldi della storia, ma i mesi che abbiamo davanti non saranno da meno. Un allarme sulla fase che stiamo vivendo viene lanciato dalle organizzazioni internazionali.
L’ondata di caldo torrido di inizio estate, che ha portato temperature pericolose per la vita in gran parte dell’emisfero settentrionale, è un segnale preoccupante di ciò che verrà, hanno dichiarato gli esperti meteorologici delle Nazioni Unite. Tre giorni dopo che il servizio meteorologico nazionale spagnolo ha confermato una temperatura record di 46°C nella città meridionale di El Granado, le temperature soffocanti diurne e notturne non sono diminuite in tutto il continente e oltre. A Barcellona, un'addetta alla pulizia delle strade sarebbe morta sabato dopo aver terminato il suo turno di lavoro, provocando un'indagine e diffondendo appelli pubblici a tenersi al riparo dal sole quando possibile. E morti sul lavoro sono avvenuti anche in Italia, tanto che diverse Regioni stanno emettendo delle ordinanze per imporre lo stop alle attività lavorative all’aperto nelle ore più calde.
«Tutti sono a rischio», ha spiegato Clare Nullis, portavoce dell'Organizzazione meteorologica mondiale: «Se si esce senza acqua nel bel mezzo della giornata, per fare jogging, fare un giro in bicicletta, probabilmente si avranno problemi di salute o addirittura si morirà». Se parte della ragione della sofferenza per il caldo in Europa è dovuta alla morsa di un forte fronte meteorologico di alta pressione che intrappola l'aria calda dall'Africa settentrionale, Nullis osserva che il «cambiamento climatico indotto dall'uomo» è la fonte di questi eventi meteorologici acuti.
Un'altra parte della crisi climatica è che le temperature superficiali del mare nel Mediterraneo sono eccezionalmente alte per questo periodo dell'anno. «È l'equivalente di un'ondata di calore terrestre», ha dichiarato la portavoce dell'Organizzazione meteorologica mondiale. «Il caldo estremo si insinua», ha aggiunto, mentre le condizioni di caldo pericoloso stanno diventando «più frequenti e più intense» a causa del riscaldamento globale provocato dalla combustione di combustibili fossili. «È qualcosa con cui dobbiamo imparare a convivere», insiste Nullis, sottolineando l'importanza di un allarme tempestivo da parte dei servizi meteorologici e idrologici nazionali per evitare un maggior numero di morti a causa di eventi di caldo estremo, che spesso sono «poco considerati» nelle statistiche ufficiali.
Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite, le temperature minime notturne e le temperature massime diurne hanno superato i record mensili delle stazioni per il mese di giugno in alcune parti dell'Europa occidentale e sudoccidentale, spiegando in parte perché l'ondata di calore è così intensa. «La frequenza e l'intensità degli eventi di caldo estremo sono in aumento in Europa ed entro il 2050 circa la metà della popolazione europea potrebbe essere esposta a un rischio elevato o molto elevato di stress da caldo durante l'estate», ha spiegato Nullis.
Considerando che a causa dei cambiamenti climatici indotti dall'uomo, il caldo estremo sta diventando sempre più frequente e intenso, gli avvisi dei Servizi meteorologici e idrologici nazionali e i piani d'azione coordinati contro il caldo sono quindi sempre più importanti per proteggere la sicurezza e il benessere della popolazione. Ora è cominciato luglio è tipicamente il mese più caldo dell'anno nell'emisfero settentrionale. Condizioni di caldo e temperature ben al di sopra della media stanno attualmente colpendo molte parti dell'Europa occidentale, parti del Nord America, il Nord Africa, il Medio Oriente e l'Asia centrale, segnala l’Organizzazione meteorologica mondiale. Nell'emisfero meridionale, invece, il mese di giugno si è concluso con un'insolita ondata di freddo da record in Sud America, in particolare in Argentina, Cile e Paraguay. L'Europa occidentale è sotto l'influenza di un forte sistema di alta pressione che intrappola l'aria secca proveniente dall'Africa settentrionale sulla regione, provocando un caldo estremo che sta avendo un forte impatto su tutti gli aspetti della vita quotidiana.
L'effetto del calore sulla salute umana, sottolinea l’Organizzazione, è più pronunciato nelle città a causa dell'effetto isola di calore urbana. Questo è il caso in cui gli ambienti urbani sono significativamente più caldi delle aree rurali circostanti, soprattutto nei periodi caldi, a causa dell'abbondanza di superfici pavimentate, edifici, veicoli e fonti di calore.
Questo calore aggiuntivo nelle città aggrava lo stress da calore e può aumentare la mortalità durante i periodi caldi, rispetto alle aree rurali e a bassa densità, secondo il rapporto European State of the Climate prodotto congiuntamente dal Servizio europeo per il cambiamento climatico Copernicus e dall'Organizzazione meteorologica mondiale.
Secondo la rete dei centri climatici regionali dell'Associazione regionale VI (Europa) dell'Organizzazione, più di due terzi delle ondate di calore più gravi in Europa dal 1950 si sono verificate a partire dal 2000.
Il Sesto Rapporto di Valutazione del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici mostra come la frequenza e l'intensità degli eventi di calore estremo stiano aumentando in Europa.
