
Leone XIV: «Si converta chi ancora non riconosce l’urgenza di curare la Terra»
«All'inizio della messa abbiamo pregato per la conversione, la nostra conversione. Vorrei aggiungere che dobbiamo pregare per la conversione di tante persone, dentro e fuori della Chiesa, che ancora non riconoscono l'urgenza di curare la casa comune». Leone XIV torna a parlare di giustizia ambientale. Lo fa nel Giardino della Madonnina del “Borgo Laudato si’” di Castel Gandolfo. Qui celebra la messa invita ad ascoltare «il grido della Terra» e «dei poveri», un grido «giunto al cuore di Dio»: «La nostra indignazione è la sua indignazione, il nostro lavoro è il suo lavoro».
Quelle del Papa non sono parole generiche. Il riferimento è puntuale, preciso, alla crisi climatica innescata dalle attività umane legate all’utilizzo dei combustibili fossili. Dice nel corso dell’omelia: «Tanti disastri naturali che ancora vediamo nel mondo, quasi tutti i giorni in tanti luoghi, in tanti Paesi, sono in parte causati anche dagli eccessi dell'essere umano, col suo stile di vita. Perciò dobbiamo chiederci se noi stessi stiamo vivendo o no quella conversione: quanto ce n'è bisogno!»
