Oltre 28mila morti all’anno sono attribuibili all’eccesso di calore provocato dalla deforestazione
Negli anni compresi tra il 2001 e il 2020, la deforestazione nelle aree tropicali ha esposto 345 milioni di persone a un aumento medio della temperatura dell’aria di 0,27 °C. Per circa il 10% di queste persone (33 milioni, per la precisione), l’aumento di calore è stato superiore a 1°C, e ha addirittura toccato +3°C per 2,6 milioni di persone. Oltre ai disagi e all’impossibilità di lavorare nelle ore più calde, quest’innalzamento delle temperature ha provocato seri danni alla salute delle popolazioni dell’area. Danni, in alcuni casi, mortali: oltre 28.000 morti all’anno in questo ventennio preso in esame sarebbero attribuibili all’eccesso di calore, pari al 39% del totale delle vittime del caldo nelle regioni interessate dalle operazioni di deforestazione.
A segnalare tutto ciò è uno studio scientifico pubblicato sulla rivista “Nature Climate Change”. I ricercatori autori dello studio - per la maggior parti della britannica Università di Leeds, più altri esperti del Brasile e del Ghana - hanno concentrato le indagini nel periodo 2001-2020, durante il quale nei tropici è andata perduta una superficie forestale complessiva di 1,6 milioni di km². «La perdita più consistente si è verificata nell'America centrale e meridionale tropicale (~760.000 km²) – ricordano nell’articolo pubblicato sulla rivista scientifica – ma anche il Sud-est asiatico (~490.000 km²) e l'Africa tropicale (~340.000 km²) hanno subito una perdita estesa di foreste. Le temperature superficiali nelle zone tropicali sono generalmente aumentate in questo periodo a causa di una combinazione di cambiamenti climatici globali e deforestazione, con un riscaldamento medio annuo regionale di +0,34°C nell'America centrale e meridionale tropicale, +0,10 °C nell'Africa tropicale e +0,72 °C nel Sud-est asiatico».
I ricercatori hanno condotto le loro analisi basandosi su dati satellitari della Nasa, che misurano l’andamento delle temperature, e quelli di Global Forest Change sulla deforestazione, mettendoli poi in relazione con altri dati sulla demografia e la mortalità nelle aree interessate dall’abbattimento di foreste per far spazio all’espansione agricola e per alimentare il mercato del legname e di altre materie prime.
È risaputo che gli effetti della perdita delle foreste tropicali sono profondi e influenzano la biodiversità, il clima globale, il ciclo idrologico e le comunità umane residenti nelle regioni interessate. Così come è evidente che gli alberi contribuiscono a mitigare le temperature producendo ombra con le chiome e umidità con l'evapotraspirazione. Ma se studi precedenti hanno dimostrato una forte associazione tra la perdita delle foreste tropicali e l'aumento della temperatura superficiale sia su scala locale che regionale, finora nessuna analisi aveva indicato nel dettaglio le morti associate al fenomeno. Quello pubblicato su “Nature Climate Change” invece fornisce questo dato. Si legge in testa all’articolo pubblicato dalla rivista scientifica: «La deforestazione tropicale induce il riscaldamento locale e rappresenta un potenziale rischio per la salute umana, essendo stata collegata a un elevato stress termico e a una riduzione delle ore di lavoro all'aperto in condizioni di sicurezza. Qui mostriamo che il riscaldamento locale indotto dalla deforestazione è associato a 28.000 (intervallo di confidenza al 95%: 23.610-33.560) decessi all'anno correlati al calore, utilizzando una valutazione pan-tropicale. L'analisi dei dati satellitari mostra che la deforestazione tropicale nel periodo 2001-2020 ha esposto 345 milioni di persone al riscaldamento locale, con un riscaldamento della superficie terrestre durante il giorno ponderato in base alla popolazione pari a 0,27 °C. I tassi di mortalità stimati correlati al calore sono più elevati nel Sud-Est asiatico (8-11 decessi ogni 100.000 persone che vivono in aree deforestate), seguito dalle regioni tropicali dell'Africa e delle Americhe. Nelle regioni colpite dalla perdita di foreste, il riscaldamento locale causato dalla deforestazione potrebbe rappresentare oltre un terzo della mortalità totale correlata al calore climatico, evidenziando l'importante contributo della deforestazione tropicale al riscaldamento in corso e ai rischi per la salute correlati al calore nel contesto dei cambiamenti climatici».