Ecofin, il veto dell’Italia sull’aumento della tassazione del gas
Le prime indiscrezioni erano arrivate ieri dal ministero dell’Economia e delle Finanze: l’Italia metterà il veto sulla direttiva europea riguardante l’aumento della tassazione del gas. E oggi, all’Ecofin, è arrivata la conferma dallo stesso ministro Giancarlo Giorgetti. Nonostante l’ultima versione rivista del testo, il titolare dell’Economia ha espresso il suo parere contrario. La proposta originaria è arrivata nel luglio del 2021, ha ricordato, «in un contesto economico e geopolitico molto diverso da quello di oggi»: «Nella congiuntura attuale è prioritario preservare l’economia europea. L’Italia risente in modo significativo degli elevati prezzi dell’energia, in particolare del gas naturale, anche a seguito dell’uscita dalle forniture russe, che è fondamentale che il nostro sistema industriale». Per Giorgetti «occorre quindi lavorare per una soluzione ragionevole della proposta, che tenga pienamente in considerazione la situazione degli Stati membri. L’ultimo testo di compromesso della presidenza rappresenta un passo nella giusta direzione, tuttavia – ha concluso Giorgetti – per noi rimangono ancora alcuni aspetti più problematici che non ci permettono di aderire a tale proposta». Tra questi il fatto che le aliquote restano comunque troppo elevate.
La Commissione europea aveva presentato la proposta di revisione della direttiva (chiamata Etd, dall'inglese Energy Taxation Directive) quattro anni fa, nell'ambito del pacchetto legislativo "Fit for 55" nel quadro del Green deal. La proposta era stata concepita per aggiornare la direttiva alle tecnologie pulite, eliminare una serie di esenzioni fiscali considerate obsolete e garantire che le accise sull'energia degli Stati membri promuovano alternative a zero, o almeno più basse, emissioni di carbonio, aumentando le soglia minime imposte sulle fonti fossili. Dal Mef spiegano che ci sono state delle «concessioni» sul testo della direttiva, in particolare riguardo al rinvio dell'entrata in vigore.
Il voto richiede l’unanimità per passare. Allo stato, l’Italia con Giorgetti ha ribadito il proprio veto.