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Il biodigestore di Montespertoli riapre le porte alla cittadinanza, e anche alle scuole

Il 25 ottobre nuove visite guidate di Plures Alia per i residenti nel Comune, e dal 29 partirà anche un programma educativo per le classi del territorio
 |  Eventi

Il biodigestore di Casa Sartori, inaugurato da Plures Alia questa primavera, è già motivo d’orgoglio per la cittadinanza locale: un esempio concreto di Pimby (Please in my back yard), l’esatto contrario delle sindromi Nimby (non nel mio giardino) e Nimto (non nel mio mandato elettorale) che in tutta Italia frenano la realizzazione degli impianti necessari alla transizione ecologica.

I residenti nel Comune hanno infatti risposto con entusiasmo alla chiamata di Plures Alia e dell’Amministrazione, per toccare con mano cosa succede dopo aver differenziato l’umido nelle proprie case. Due, finora, le visite guidate all’impianto, che hanno permesso di scoprire le varie fasi del processo: il biodigestore anaerobico ha una capacità di trattamento di 160.000 tonnellate annue di rifiuti organici e verdi, che verrà raggiunta entro il 2027, con una produzione di circa 12 milioni di metri cubi di biometano e 35.000 tonnellate di compost. 

La discarica, che negli anni ha svolto un ruolo essenziale di presidio ambientale, è un lontano ricordo: esauriti i conferimenti, oggi è tornata una collina verde che fa cornice al biodigestore, inserito nel sontuoso paesaggio delle colline del Chianti grazie a un progetto curato da Pietro Giorgeri, già professore al dipartimento di Architettura all’Università di Firenze. Il biodigestore più grande dell’Italia centrale è diventato così parte integrante di un territorio di pregio, garantendo (grazie anche al supporto fornito in prospettiva dal biodigestore Albe di Peccioli e dall’impianto di compostaggio di Faltona) l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti organici alla Toscana centrale.

È in questo contesto che sabato 25 ottobre, a partire dalle 9.30, l’impianto sarà nuovamente aperto ai residenti del territorio comunale per una mattinata di visita guidata: la partecipazione è gratuita, previa prenotazione via e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., dal quale gli iscritti riceveranno conferma con le indicazioni per l’accesso e l’orario esatto di visita.

I tecnici di Plures Alia accompagneranno i partecipanti all’interno dell’impianto illustrando il funzionamento delle varie sezioni, i processi di digestione anaerobica e il ruolo strategico della struttura nella filiera dell’economia circolare. L’iniziativa, realizzata in collaborazione tra amministrazione comunale e Plures Alia, vuole avvicinare ulteriormente la cittadinanza a uno degli impianti più innovativi della Toscana nella gestione sostenibile dei rifiuti organici.

Nell’ambito dell’iniziativa ‘Porte aperte agli impianti’, accanto alle visite per i cittadini, Plures Alia avvierà anche un programma educativo per le scuole del territorio. Le visite scolastiche si terranno con cadenza regolare – il primo e l’ultimo mercoledì di ogni mese – e saranno articolate in due momenti: una parte introduttiva con video di presentazione e spiegazione, seguita da un tour dell’impianto. Il primo appuntamento è fissato per mercoledì 29 ottobre, con le classi della scuola secondaria di primo grado ‘Renato Fucini’ di Montespertoli.

Nei giorni precedenti alla visita, gli studenti parteciperanno all’incontro ‘90 Minuto Circolare’, curato da Plures Alia, per approfondire i temi della raccolta differenziata e dell’economia circolare. Il progetto educativo proseguirà nei mesi successivi coinvolgendo anche gli istituti dell’Empolese Valdelsa: la prossima tappa è già fissata per mercoledì 26 novembre, quando una scuola del Comune di Capraia e Limite visiterà Casa Sartori.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.