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Industria 4.0: i mini chip made in Pisa sbancano Kickstarter

Resi programmabili da Zerynth, la startup fondata da quattro ricercatori dell’Università di Pisa
 |  Green economy

L’università di Pisa sottolinea in un comunicato, che «Nel mondo dell’Internet of things sono sempre più diffusi i prodotti programmabili grazie a Zerynth  la startup tecnologica fondata da quattro ricercatori dell’Università di Pisa, che questa volta “sbanca” Kickstarter grazie alla partnership con Redbear, il produttore dei mini chip “Nano 2” e “Blend 2” destinati all’Industria 4.0».

Infatti, in soli tre giorni il prodotto powered by Zerynth ha raggiunto sulla nota piattaforma di crowdfunding internazionale il budget prefissato di 20.000 dollari e andrà in produzione da gennaio.

Le tecnologie di Zerynth puntano a semplificare e velocizzare lo sviluppo di soluzioni smart attraverso la programmazione di microcontrollori e sensori in Python, uno dei linguaggi di programmazione oggi più diffusi ed efficienti

I ricercatori pisani spiegano che «Si tratta di un piccolissimo dispositivo Bluetooth a bassissimo consumo energetico, della grandezza di una moneta da 5 centesimi, che permetterà di sviluppare una vastissima gamma di soluzioni per l’IoT, dai cosiddetti prodotti “wearables" (indossabili, come i braccialetti intelligenti), a soluzioni di monitoraggio e controllo di sistemi per l’industria, il retail e la logistica».

Dal suo lancio nel 2015, la startup pisana ha collezionato una lunga serie di risultati positivi, tra cui oltre 6.000 utenti da tutto il mondo e numerose realizzazioni industriali in collaborazione con grandi player internazionali. Nel caso dell’ultima campagna su Kickstarter, Zerynth è stata scelta da Redbear come partner tecnologico per garantire la programmabilità Python dei prodotti “Nano 2” e “Blend 2”.

Uno dei fondatori di Zerynth, Gualtiero Fantoni, docente dell’università di Pisa,  conclude: «L’Industria 4.0 è uno dei temi caldi nel campo del business e della tecnologia a livello internazionale. Negli ultimi mesi se ne è discusso molto anche in Italia: il governo ha previsto un piano nazionale per supportare le aziende che operano secondo i principi dell’Industria 4.0 e che fanno quindi dell’Internet of Things un elemento di valore per il proprio business. La nostra startup è una di quelle aziende le cui tecnologie abilitano alla programmazione di microcontrollori e componenti hardware-software-cloud indispensabili per la realizzazione dei sistemi tipici di quel settore».

Redazione Greenreport

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