Skip to main content

Libro bianco della Cina sull’energia: sarà pulita e diversificata

Ma la ripresa post-Covid fa schizzare verso l’alto i consumi di elettricità
 |  Green economy

L’ufficio per l’informazione del Consiglio degli affari di Stato (il governo cinese) ha pubblicato il Libro Bianco “L’energia nella nuova era della Cina” sullo sviluppo energetico della Repubblica Popolare e che punta a dare «un’idea chiara sulle realizzazioni del Paese in materia di sviluppo energetico e sulle sue politiche e principali misure sulla riforma dell’energia».

Il Libro Bianco  ricorda che «La Cina è diventata il primo produttore e consumatore mondiale di energia e la sua transizione verso un utilizzo efficiente dell’energia è il più rapido al mondo. La Cina lavora su tutti i fronti per modificare i modi di consumo dell’energia, costruire un sistema di approvvigionamento in energia pulita e diversificata, mettere in opera una strategia energetica basata sull’innovazione, approfondire la riforma del sistema energetico e rafforzare la cooperazione internazionale in materia di energia».

La parte principale del documento è divisa in 7 sezioni: Sviluppo dell’energia di alta qualità nella nuova era; Realizzazione storiche nello sviluppo energetico; Uno sforzo completo per riformare il consumo di energia,  Costruzione di un sistema di approvvigionamento in energia pulita e diversificata;  Valorizzazione dell’innovazione in quanto principale motore dello sviluppo; Approfondimento della riforma del sistema energetico in tutti i settori; Rafforzamento della cooperazione internazionale in materia di energia nel suo insieme.

Ma, nonostante questi buonissimi propositi del Libro Bianco, in Cina la ripresa post-Covid-19 già in atto ha fatto schizzare verso l’alto – più 9,4% rispetto al novembre 2019 -  i consumi di energia che sono anche un barometro dell’attività economica.

Secondo i dati appena presentati dall’Amministrazione nazionale dell’energia della Cina, «Il consumo totale di elettricità il mese scorso ha raggiunto i 646,7 miliardi di kWh.  In dettaglio, a novembre il consumo di elettricità delle industrie primarie e secondarie è rispettivamente aumentato del 12,9% e del 9,9% su base annua e quello dell’industria terziaria ha registrato un aumento dell’8,1% in un anno. Il consumo di elettricità degkli abitanti urbani e rurali ha conosciuto una crescita del 7,3% su base annua a novembre».

Nei primi 11 mesi del 2020, il consumo di elettricità in Cina è aumentato del 2,5% per raggiungere i 6.680 miliardi di kWh.

Huang Qifan, vice-presidente del Centro cinese per gli scambi economici internazionali, ha detto in un’intervista all’agenzia ufficiale cinese Xinhua che « La domanda massiccia della CInma dovrebbe produrre più di 27.000 miliardi di dollari in importazioni di beni e di servizi in Cina durante il prossimo decennio». Questo grazie al nuovo modello economico che il governo comunista cinese ha chiamato “doppia circolazione” e che, assicura, «Non rappresenta mai una strategia a occhi chiusi. Al contrario, la Cina aprirà non solo la sua porta al mondo, ma a un livello superiore. Adottando questo nuovo modello, la Cina potrebbe in realtà uniformare maggiormente le sue regole nazionali per le imprese cinesi e straniere e inserire maggiormente la sua economia nell’economia mondiale. Inoltre, la Cina potrebbe svolgere un ruolo più attivo nella promozione del processo della globalizzazione in una maniera più equilibrata e inclusiva».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.