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Il ministero dell'Ambiente assume 298 funzionari, ecco come fare domanda

Il bando di concorso resterà aperto fino al 25 novembre: offre lavoro per personale non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato
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Sul portale del reclutamento nella Pubblica amministrazione (InPA) è stato pubblicato ieri il bando di concorso per assumere 298 funzionari al ministero dell’Ambiente.

Si tratta di lavoro per personale non dirigenziale a tempo pieno e indeterminato, per il quale è possibile avanzare le candidature fino al 25 novembre compreso. Molte le competenze richieste, dalle scienze chimiche a quelle economiche, dall’ingegneria mineraria all’architettura fino alla comunicazione pubblica.

Il concorso è finalizzato all'assunzione di 298 funzionari, di cui 218 ad alta specializzazione, per i quali è prevista anche una prova preselettiva per l'accesso alla procedura concorsuale; inoltre, la metà di questi 218 posti è riservata a quanti abbiano già svolto attività di supporto presso il ministero dell’Ambiente, alle dipendenze di società a partecipazione pubblica.

«Con questo ulteriore intervento – commentano dal ministero – prosegue il programma delle assunzioni finora autorizzato per l’immissione di giovani funzionari, altamente specializzati, nei ruoli del ministero, che ha già attuato il reclutamento di quasi 250 unità tra tecnici e amministrativi, a supporto di tutte le strutture del Mase».

Per le richieste di assistenza di tipo informatico legate alla procedura di iscrizione on line, i candidati devono utilizzare esclusivamente, e previa lettura della guida alla compilazione della domanda presente in home page e delle relative FAQ, l’apposito modulo di assistenza presente sul Portale “inPA”. Sullo stesso Portale sono consultabili apposite FAQ.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.