
Guerrilla marketing contro l’abbandono dei rifiuti nel Chianti fiorentino
La campagna di guerrilla marketing lanciata a fine 2024 da Alia Multiutility – il gestore unico e interamente pubblico dei servizi d’igiene urbana nella Toscana centrale – è arrivata in questi giorni nel Chianti fiorentino, in collaborazione coi Comuni di San Casciano Val di Pesa, Barberino Tavarnelle e Greve in Chianti, dove peraltro la raccolta differenziata arriva già a oltre l'80% in alcune frazioni. Eppure anche qui, per colpa di pochi incivili, persiste il problema delle mini-discariche abusive create dall’abbandono rifiuti.
«Il nostro obiettivo – spiega il presidente di Alia Multiutility, Lorenzo Perra – è mantenere alta l’attenzione, facendo leva sull’orgoglio civico di comunità già fortemente impegnate nella sostenibilità, ma dove è ancora necessario contrastare con decisione quei comportamenti che compromettono l’impegno della maggioranza. Quando vediamo per strada rifiuti abbandonati, dobbiamo sempre ricordare che quei rifiuti si trovano lì per colpa di chi non vuole bene alle nostre città; per questo – conclude - serve un impegno collettivo per scoraggiare comportamenti sbagliati, utilizzando Aliapp per segnalare abbandoni e permetterne una gestione efficace».
Le azioni di guerrilla marketing sono state realizzate alla presenza dei referenti delle amministrazioni comunali e delle associazioni locali, e rappresentano l’aspetto più provocatorio della campagna, che è affiancata da strumenti informativi e di supporto per i cittadini. Tra questi, c’è appunto Aliapp: l’app gratuita per dispositivi iOS e Android, che consente di segnalare rifiuti abbandonati, prenotare il ritiro degli ingombranti, consultare i calendari di raccolta porta a porta, individuare i punti di raccolta più vicini, richiedere servizi commerciali e molto altro.
Grazie alla collaborazione dei cittadini che usano Aliapp è possibile affrontare in modo puntuale l’abbandono rifiuti che ancora punteggia il Chianti fiorentino. Ad esempio, nel centro storico di San Casciano, anche nel cuore del cosiddetto ‘salotto buono’, gli ispettori ambientali hanno rinvenuto un sacco nero di rifiuti indifferenziati all'ingresso del paese, oltre a sacchetti abbandonati vicino ai cestini pubblici. Durante l’ispezione sono stati riscontrati abbandoni anche in viale Corsini e via IV Novembre. Su questi rifiuti è stato applicato un vistoso adesivo giallo e nero con il messaggio ‘Ritiro in corso. Lasciato da un incivile!’, per stimolare una riflessione immediata nei cittadini.
Situazioni analoghe sono emerse a Barberino Tavarnelle, dove un sacco contenente rifiuti non differenziati è stato trovato nei pressi di Porta Senese, nel centro storico, e un altro lungo via Cassia, una delle principali arterie di passaggio. Inoltre, in località Montagliari, nel comune di Greve in Chianti gli ispettori hanno rinvenuto abbandonati a bordo strada alcuni rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) tra cui un forno a microonde, una stufetta, un computer ed una tastiera, pannelli di mobili ed ingombranti vari, oltre a sacchi neri con rifiuti raccolti in maniera non differenziata.
«Un ambiente pulito è un territorio più vivibile per tutti – commentano i sindaci dei tre Comuni coinvolti, Roberto Ciappi, Paolo Sottani e David Baroncelli – Se ognuno applica nella quotidianità i principi della cultura sostenibile e fa la propria parte, differenziando e conferendo correttamente, la qualità della vita migliora per l’intera collettività con importanti benefici economici, oltre che ambientali. Quando ci si unisce per rafforzare un obiettivo comune che tende a diffondere azioni virtuose, si mette in campo un’azione culturale che promuove inclusività e solidarietà. Da anni ci occupiamo del fenomeno degli abbandoni potenziando tutti gli strumenti a nostra disposizione per fermare l’inciviltà di chi sporca e si libera dei rifiuti in modo selvaggio deturpando la bellezza e la salute del territorio. Stiamo utilizzando, ad esempio, telecamere mobili e fototrappole collocate nelle aree più critiche, abbiamo intensificato anche i controlli con una serie di interventi capillari e diffusi grazie al supporto degli ispettori ambientali di Alia e in stretta collaborazione con il gestore e gli agenti della Polizia locale che, in base ad una riorganizzazione del servizio recentemente attuata, operano con lo specifico compito di controllare, monitorare e risalire all’identità dei trasgressori».
