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Oggi più di 2.500 appuntamenti. Il segretario generale dell’Onu Guterres: «Compiuti passi avanti contro questa piaga, ma dobbiamo andare oltre e più velocemente»

Giornata mondiale dell’ambiente, quest’anno dedicata alla lotta all’inquinamento da plastica

Le Nazioni Unite chiedono azioni urgenti per risolvere il problema dei rifiuti plastici. Ogni anno fino a 23 milioni di tonnellate di questi materiali si riversano negli ecosistemi acquatici e, senza un intervento rapido, si prevede che questa cifra aumenterà del 50% entro il 2040
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Oggi è la Giornata mondiale dell’ambiente, appuntamento che quest’anno viene celebrato con oltre 2.500 iniziative in tutto il pianeta, a cominciare da uno speciale evento in Corea del Sud dedicato all’inquinamento da plastica. Questa edizione del World environment day insiste molto sulle possibili soluzioni per mitigare questo problema che investe ogni parte del globo.

Ogni anno tra i 19 e i 23 milioni di tonnellate di rifiuti plastici si riversano negli ecosistemi acquatici e, senza un intervento urgente, si prevede che questa cifra aumenterà del 50% entro il 2040. L'inquinamento da plastica sta contaminando ogni angolo del pianeta, minacciando gli ecosistemi, la fauna selvatica e la salute umana. Le microplastiche si trovano negli alimenti, nell'acqua e nell'aria: si stima che una persona media ingerisca oltre 50.000 particelle di plastica all'anno, e molto di più se si considera l'inalazione. Se la crisi climatica non viene affrontata, e l'inquinamento da plastica è uno dei fattori principali, i livelli di inquinamento atmosferico che superano le soglie di sicurezza potrebbero aumentare del 50% entro un decennio. Nel frattempo, l'inquinamento da plastica negli ambienti marini e d'acqua dolce potrebbe triplicare entro il 2040.

La Giornata mondiale dell'ambiente funge da catalizzatore per l'azione, spingendo l'attenzione verso l'Assemblea delle Nazioni Unite per l'ambiente che si terrà più avanti nel corso dell'anno. La speranza è che in questa sede le nazioni mettano a punto misure concrete per ridurre l'inquinamento da plastica e affrontare la più ampia emergenza climatica.

Uno dei temi principali della giornata è proprio la spinta in atto per un trattato globale che ponga fine all'inquinamento da plastica. I Paesi stanno attualmente negoziando un accordo internazionale legalmente vincolante e la prossima tornata di colloqui è prevista per agosto.

Come dice nel suo messaggio per questo appuntamento il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, la situazione è drammatica e serve l’impegno fattivo di tutti, perché «l’inquinamento da plastica sta soffocando il nostro pianeta, danneggiando gli ecosistemi, il benessere e il clima»: «I rifiuti di plastica intasano i fiumi, inquinano gli oceani e mettono in pericolo la fauna selvatica. Inoltre, rompendosi in parti sempre più piccole, si infiltra in ogni angolo della Terra: dalla cima del Monte Everest alle profondità dell'oceano, dai cervelli umani al latte materno. Eppure c'è un movimento per un cambiamento urgente. Stiamo assistendo a un crescente impegno pubblico, passi avanti verso la riutilizzabilità e una maggiore responsabilità, e politiche per ridurre la plastica monouso e migliorare la gestione dei rifiuti».

Gli sforzi per risolvere il problema non mancano, riconosce Guterres, ma allo stesso tempo il segretario generale dell’Onu evidenzia il fatto che bisogna fare di più, e più in fretta di quanto non si sia fatto finora. «Tra due mesi, i Paesi si riuniranno per elaborare un nuovo trattato globale per porre fine all'inquinamento da plastica. Quest'anno abbiamo bisogno di un accordo ambizioso, credibile e giusto. Un accordo che copra il ciclo di vita della plastica, nella prospettiva dell'economia circolare, che risponda alle esigenze delle comunità, che si allinei con gli obiettivi ambientali più ampi, con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e oltre. E che sia attuato rapidamente e integralmente».  Per questo Guterres esorta i negoziatori a tornare ai colloqui in agosto «determinati a costruire un percorso comune attraverso le loro differenze e a produrre il trattato di cui il mondo ha bisogno»: «Insieme, poniamo fine alla piaga dell'inquinamento da plastica e costruiamo un futuro migliore per tutti noi».

Redazione Greenreport

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