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Le regole si applicano a tutti gli operatori economici che gestiscono stabilimenti in Europa e che manipolano cinque o più tonnellate di pellet di plastica all’anno

Entra in vigore una nuova legislazione Ue per ridurre l’inquinamento da microplastiche

I gestori degli impianti sono tenuti a prevenire, contenere e bonificare eventuali fuoriuscite o perdite, nonché a definire e attuare piani di gestione dei rischi commisurati alla natura e alle dimensioni dei loro impianti
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Sono entrate in vigore le nuove norme dell’Unione europea per prevenire l'inquinamento da microplastiche causato dai pellet di plastica, segnando un passo importante negli sforzi dell’Ue per ridurre le emissioni di microplastiche alla fonte. La legislazione, sottolineano da Bruxelles, contribuirà a garantire condizioni di concorrenza eque nel mercato unico, a stimolare l’innovazione e gli investimenti in pratiche più pulite e a sostenere la transizione dell’Europa verso un’economia sostenibile.

I pellet di plastica, materia prima essenziale per la maggior parte dei prodotti in plastica, rappresentano una fonte significativa di inquinamento da microplastiche. Una volta dispersi nell’ambiente, persistono a lungo, resistendo alla biodegradazione e diffondendosi nei suoli, nei fiumi e negli oceani, con gravi rischi per gli ecosistemi e per la salute umana.

Le nuove norme si applicano a tutti gli operatori economici che gestiscono impianti nell’Ue e che manipolano cinque o più tonnellate di pellet di plastica all’anno, tra cui fabbricanti, riciclatori, trasformatori, grossisti e altri soggetti coinvolti nel trattamento. La legislazione riguarda inoltre tutti i vettori che trasportano pellet all’interno dell’Ue, nonché gli operatori attivi nel trasporto marittimo.

I gestori degli impianti sono tenuti a prevenire, contenere e bonificare eventuali fuoriuscite o perdite, nonché a definire e attuare piani di gestione dei rischi commisurati alla natura e alle dimensioni dei loro impianti. I vettori non sono invece obbligati a predisporre piani di gestione dei rischi, ma devono comunque rispettare gli obblighi previsti dal regolamento.

Le grandi e medie imprese che manipolano oltre 1.500 tonnellate di pellet di plastica all’anno dovranno ottenere un certificato di conformità o un’autorizzazione, mentre per le piccole imprese e le microimprese sono previsti requisiti di conformità semplificati.

Entro il 17 dicembre 2026, la Commissione Ue elaborerà materiali di sensibilizzazione e formazione a sostegno dell’attuazione del regolamento e inviterà le organizzazioni europee di normazione a sviluppare norme armonizzate per la stima delle quantità di perdite.

Redazione Greenreport

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