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Le ceneri degli incendi in Canada stanno ancora oscurando i cieli italiani

Ingv: «Ci ricorda la vasta scala degli impatti ambientali e quanto eventi distanti possano influenzare il nostro ambiente»
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Nei giorni scorsi diverse valli alpine sono state caratterizzate da una strana foschia. Non si tratta di inquinamento locale, ma di un fenomeno di portata globale.

Le analisi condotte dall’ ARPA Valle d'Aosta hanno confermato infatti la presenza di particolato atmosferico (PM10) originato dagli incendi che stanno devastando il Canada.

Queste particelle, trasportate da correnti atlantiche a quote elevate (tra i 3000 e i 5000 metri), hanno attraversato l'Oceano Atlantico per raggiungere l’Italia settentrionale.

Questo evento ci ricorda la vasta scala degli impatti ambientali e quanto eventi distanti possano influenzare il nostro ambiente.

La situazione in Canada rimane critica, con centinaia di incendi ancora attivi e milioni di ettari di foreste bruciate.

INGV

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è stato costituito con Decreto legislativo 29 settembre 1999, n. 381, dalla fusione di cinque istituti già operanti nell'ambito delle discipline geofisiche e vulcanologiche: l’Istituto Nazionale di Geofisica (ING), l’Osservatorio Vesuviano (OV), l’Istituto Internazionale di Vulcanologia di Catania (IIV), l’Istituto di Geochimica dei Fluidi di Palermo (IGF) e l’Istituto di Ricerca sul Rischio Sismico di Milano (IRRS).