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Qualità dell’aria, la Pianura padana è l’area più inquinata d’Europa per biossido d’azoto

Ingv: «È uno dei principali inquinanti atmosferici rilasciati dai veicoli a combustibile fossile, dalle centrali elettriche e dagli impianti di riscaldamento»
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

L’immagine è la prima della nuova missione Copernicus Sentinel-4, lanciata il 1° luglio 2025, basata sulle primissime misurazioni acquisite ad ottobre.

Il biossido di azoto è uno dei principali inquinanti atmosferici rilasciati dai veicoli a combustibile fossile, dalle centrali elettriche e dagli impianti di riscaldamento. Contribuisce anche alla formazione di inquinanti secondari come l'ozono e il particolato, entrambi con gravi ripercussioni sulla salute umana e sull'ambiente.

La posizione di Sentinel-4, fissa sopra l'equatore in orbita geostazionaria, gli consente di tenere costantemente puntato su Europa e Nord Africa il suo spettrometro UVN (ultravioletto, visibile e vicino infrarosso) rilevando l'inquinamento ogni 60 minuti.

Osserverà il ciclo diurno della composizione troposferica monitorando in particolare i principali gas traccia per la qualità dell'aria: ozono, biossido di azoto, biossido di zolfo, formaldeide, gliossale, nonché le proprietà degli aerosol e delle nubi.

a cura di Ingv Ambiente

INGV

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è stato costituito con Decreto legislativo 29 settembre 1999, n. 381, dalla fusione di cinque istituti già operanti nell'ambito delle discipline geofisiche e vulcanologiche: l’Istituto Nazionale di Geofisica (ING), l’Osservatorio Vesuviano (OV), l’Istituto Internazionale di Vulcanologia di Catania (IIV), l’Istituto di Geochimica dei Fluidi di Palermo (IGF) e l’Istituto di Ricerca sul Rischio Sismico di Milano (IRRS).