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Salvata la tartaruga "Camilla", trovata al largo di Capraia: ora è all'Acquario di Livorno

Lo staff biologico e veterinario della struttura la assisterà fino al rilascio in mare
 |  Natura e biodiversità

Poco fuori dal porto dell’isola di Capraia, a Livorno, un diportista ha trovato e raccolto una tartaruga marina Caretta caretta in chiara difficoltà natatoria. Consegnata immediatamente alla Capitaneria di porto di Capraia, stamattina la tartaruga “Camilla” – questo il nome scelto per lei da chi le ha prestato i primi soccorsi – è stata accolta nelle mani dello staff biologico e veterinario dell'Acquario di Livorno. Una casa sicura nella quale rimarrà fino al momento del rilascio.

“Camilla”,  un esemplare di femmina di circa 5 anni di età – stimano dall’Acquario di Livorno – al momento pesa circa 15 kg, e il suo carapace ha una lunghezza di 52cm.

Tutte le tartarughe marine, ricordano dall'Acquario, sono tutelate dalla Convenzione di Washington (C.I.T.E.S, la convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione), la cui applicazione è affidata e coordinata a livello nazionale dall’organo Corpo Forestale dello Stato – servizio C.I.T.E.S. Questi animali, infatti, spesso subiscono danni e sono sottoponibili a ricovero per varie cause, che spaziano dalle interferenze con le attività di pesca (principalmente dovute ai palamiti), l’impatto con imbarcazioni a motore o l’ingestione di corpi estranei, quali ad esempio sacchetti di plastica, alle cause dell’inquinamento dovuto al petrolio.

Ogni volta che una tartaruga viene soccorsa, la cosa migliore da farsi è informare subito le autorità competenti (Corpo Forestale dello Stato, Capitaneria di Porto), contattando la centrale operativa della Guardia Costiera al numero telefonico 0586/826.070 le autorità stabiliranno a quale istituto affidarla per le eventuali cure.

Per l'emergenza in mare è attivo il numero blu 1530 gratuito sul tutto il territorio nazionale ed attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.