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I cittadini aiutino i Carabinieri Forestali che stanno ricercando informazioni utili alle indagini

Ancora un lupo ucciso e appeso alla fermata di un bus nel riminese

Legambiente: «Atto barbaro e reato penale. Istituzioni e associazioni prendano le distanze, nessuna giustificazione è possibile»
 |  Natura e biodiversità

Ancora un lupo ucciso è appeso, questa volta nel comune di Coriano, in provincia di Rimini. Si tratta di , un giovane esemplare maschio, scoperto sabato mattina da un gruppo di ragazzini che dovevano prendere il bus per andare a scuola, e poi riconosciuto ufficialmente dalle pattuglie dei Carabinieri e dal Gruppo Carabinieri Forestali locale, dopo le segnalazioni di cittadini. «Un atto barbaro  - dicono a Legambiente - particolarmente grave, per le modalità dell’uccisione e per il gesto di ostentazione, che ha visto i criminali appendere il cadavere ad una pensilina dell’autobus».

L'evento non ha precedenti nella provincia romagnola e colpisce una specie simbolo dell’Appennino, di interesse comunitario, particolarmente protetta da normative nazionali e europee e che ha oltretutto un ruolo ecologico di grande importanza per gli ecosistemi naturali del nostro Paese.

Durissima la condanna da parte di Lorenzo Frattini presidente di Legambiente Emilia Romagna e  di Antonio Nicoletti responsabile nazionale aree protette del Cigno Verde: «Si è trattato di un atto a chiaro significato di istigazione in merito al quale chiediamo che tutte le istituzioni  e le forze economiche reagiscano in un solo modo, condannando il crimine».

Legambiente chiede che «le indagini in corso procedano speditamente per l'individuazione dei responsabili ed invita i cittadini che avessero possibili informazioni a contattare i Carabinieri che hanno già dichiarato di volere perseguire con ogni mezzo questo crimine.Non si può infatti tollerare che azioni di questo tipo siano perpetrare nel nostro territorio o anche che possano essere sottovalutate. Questi episodi, devono invece spingere enti ed istituzioni a rafforzare sia le misure di controllo del territorio per porre freno al bracconaggio, sia le azioni e le misure di prevenzione dei danni alla fauna domestica che spesso innescano o inaspriscono atteggiamenti di intolleranza».

Frattini e Nicoletti sottolineano che «E' inoltre necessario che si potenzi il lavoro congiunto di tutti i soggetti interessati: Carabinieri Forestali, enti ed istituzioni locali, personale delle aziende sanitarie locali e degli istituti zooprofilattici sperimentali, veterinari ma anche dei portatori di interessi più direttamente coinvolti, al fine di confrontarsi in maniera continua e periodica per operare processi di scelta e di condivisione di strategie ed azioni comuni in maniera non preconcetta ma con spirito di reale e fattiva collaborazione. Per garantire la migliore convivenza tra questo prezioso animale e le attività antropiche della montagna».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.