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Posato il ponte sull'Ombrone. Il sindaco di Grosseto: «Un momento storico»

Legambiente: «Grande soddisfazione per questo traguardo raggiunto»
 |  Natura e biodiversità

Il tanto atteso ponte sull’Ombrone è stato posato in località La Barca e in una nota il Comune di Grosseto sottolinea che si tratta di «Un momento importante nel percorso di realizzazione di quella che sarà una struttura moderna, in acciaio e materiali ecocompatibili, destinata a pedoni, biciclette ma anche ai cavalli, transitabile, in caso di necessità, dai mezzi di soccorso pubblico. La congiunzione delle due sponde è stata celebrata da una veloce visita informale da parte del sindaco e di alcune autorità del territorio: un numero esiguo, limitato da motivi di sicurezza poiché il cantiere è ancora aperto».

Il termine dei lavori – che saranno eseguiti in maniera da non interferire con la riproduzione, la nidificazione e la migrazione delle specie protette e che quindi è subordinato ai tempi e alle esigenze ambientali - è fissato a luglio 2018.

Per il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, è «Un momento storico, un altro tassello nel grande mosaico per il rilancio del sistema turistico maremmano: un progetto importante e decisivo che coniuga natura e sostenibilità per una mobilità dolce. E che fa di più: unisce due territori divisi da sempre dal fiume e mette finalmente in comunicazione la città con il parco. Oggi ci rallegriamo per questo evento ma rimandiamo i festeggiamenti pubblici a quando l'opera sarà terminata completamente e, a quel punto, ufficialmente inaugurata».

Il ponte ha un importo complessivo di un milione e 800mila euro e  l’assessore ai lavori pubblici di Grosseto, Riccardo Megale, sottolinea che «Il progetto definitivo è stato realizzato dal settore Lavori pubblici del Comune di Grosseto: abbiamo competenze e professionalità tali da poter garantire la qualità di un’opera così innovativa che, di fatto, collega questa parte di territorio al Parco dell’Uccellina. Nel frattempo sono iniziati anche i lavori della pista ciclabile che metterà in rete il ponte».

L’assessore all’Europa, Riccardo Ginanneschi, ha detto che «L’opera è strategica anche perché fa parte del grande progetto della ciclovia tirrenica. Il problema era la mancanza di allacciamento alla rete: è per questo che abbiamo voluto inserire il sistema di piste ciclabili all’interno del bando periferie, per ricucire così tutto il tracciato e permettere al ponte di essere di reale collegamento».

Anche Legambiente è stata presente con entusiasmo alla cerimonia di posa del ponte sul fiume Ombrone e ricorda che «Il progetto è stato sostenuto con forza negli anni dall’associazione del cigno e oggi il ponte è a tutti gli effetti una struttura strategica anche alla luce della ciclopista tirrenica e per il collegamento della Maremma».

Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente, conclude: «La realizzazione del ponte sul fiume Ombrone è un evento epocale che non solo collega maggiormente il Parco della Maremma, ma rappresenta un tassello fondamentale e strategico per l’intera ciclopista tirrenica un opera all’avanguardia per la ciclabilità che andrà dalla Liguria al LazioIl ponte segna un punto importante per la valorizzazione della Città di Grosseto e diventa un volano turistico per un settore come il cicloturismo, ma anche per l’escursionismo e il trekking. Per Legambiente inoltre la conclusione di questo progetto rappresenta anche la congiunzione dei due distretti 5 Vele Legambiente e Touring club: quello della Maremma Toscana (con Grosseto, Castiglione della Pescaia, Scarlino e Follonica) e la Costa d’Argento (Orbetello, Monte Argentario, Isola del Giglio, Capalbio e Magliano) dove sono attivi progetti complementari di mobilità dolce come il progetto Ciclopica del Comune di Follonica, l’implementazione della mobilità ciclabile nel capoluogo e il progetto innovativo di mobilità elettrica e anche ciclabile Life Silver Coast, che rendono la Maremma un modello strutturale di mobilità dolce a livello nazionale. Il Parco della Maremma ha tutte le carte in regola per divenire un area protetta, bike  friendly, che faccia da esempio a tutto il sistema dei parchi italiano. Occorre partire da qui per collegare maggiormente attraverso percorsi ciclabili tutte le località strategiche del territorio, alla luce di questo traguardo raggiunto».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.