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Nei cieli della Sardegna volano 7 nuove aquile di Bonelli (VIDEO)

Aperta ieri la voliera che le ospitava nel Parco di Tepilora
 |  Natura e biodiversità

L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha annunciato che «E’ stata aperta ieri all’alba la voliera che ha ospitato le aquile di Bonelli giunte in Sardegna lo scorso 4 agosto».

Le operazioni sono state eseguite da personale Ispra a Forestas e l’apertura della voliera è avvenuta, come di consueto, due ore prima dell’alba, quando il buio completo garantisce la tranquillità delle aquile di Bonelli (Aquila fasciata). L’uscita dalla voliera è avvenuta spontaneamente fin dalle prime luci dell’alba, controllata a vista dagli operatori.

All’Ispra raccontano che «Arroyto e Arcantzeru hanno spiccato per prime il volo, intorno alle 6.40. Circa un’ora dopo Sadonna e Minnena hanno abbandonato la voliera, dopo aver osservato per un po’ dal portellone aperto l’ambiente circostante. Dopo più di tre ore dalle prime uscite, Mantzena e Dure, i due maschi adulti, sono usciti con sicurezza dalla voliera uno dopo l’altro. Quasi a mezzogiorno l’ultimo, Zoseppe, oramai solo presso la voliera, ha spiccato il volo nella valle».

Per le giovani aquile appena liberate I prossimi giorni saranno cruciali:  l’Ispra sottolinea che «Dovranno adattarsi alla nuova libertà ed acquisire le capacità di caccia e orientamento, indispensabili alla loro vita futura. In questa delicata fase, il personale, costantemente presente nell’area di rilascio, continuerà a fornire loro il cibo su posatoi appositamente realizzati all’esterno della voliera e monitorati attraverso sistemi di videosorveglianza e controllerà costantemente i loro spostamenti, il loro comportamento e lo stato di salute generale. I trasmettitori satellitari, di cui tutti gli esemplari sono dotati, permetteranno di rilevare fin da subito situazioni anomale o di rischio, consentendo di intervenire tempestivamente, con la collaborazione del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della regione Sardegna».

All’Ispra evidenziano che «Nei giorni immediatamente successivi alla liberazione, accade spesso che gli esemplari non mangino per diversi giorni, inebriati dalla libertà e avvantaggiati dall’ottimo stato di nutrizione acquisito in voliera. Passata questa primissima fase, i ricercatori dovranno verificare che tutte le aquile si nutrano regolarmente presso i posatoi, in modo tale da essere in condizioni fisiche eccellenti al momento della dispersione. Questa avverrà presumibilmente alla fine di settembre».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.