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Il Principe Carlo a One Planet Summit: le imprese aderiscano alla Terra Carta (VIDEO)

Proteggere gli ecosistemi marini e terrestri, promuovere l’agroecologia, mobilitare i finanziamenti per la biodiversità, legame tra deforestazione, specie e salute umana
 |  Natura e biodiversità

Intervenendo oggi all’One Planet Summit in corso virtualmente a Parigi, il principe Carlo  ha chiesto alle imprese di tutto il mondo di aderire a quella che ha chiamato la  "Terra Carta", con evidente riferimento alla Magna Carta che dal 1215, con i successivi e continui adeguamenti, è la Carta fondamentale della monarchia britannica.

Infatti, nella prefazione della Terra Carta, il principe scrive: «Se consideriamo l'eredità della nostra generazione, più di 800 anni fa, la Magna Carta ispirava la fede nei diritti e nelle libertà fondamentali delle persone. Mentre ci sforziamo di immaginare i prossimi 800 anni di progresso umano, i diritti fondamentali e il valore della natura devono rappresentare un cambiamento radicale nel nostro approccio" futuro dell'industria e al futuro dell'economia, In quest'ottica, la natura, di cui siamo parte integrante, è al centro della Terra Carta. Chiedo agli amministratori delegati di tutto il mondo di impegnarsi e fare la loro parte nel guidare la transizione globale».

Charles ha ricordato che la gente pensava che «Fossi completamente pazzo» quando negli anni '70 iniziò a parlare di questioni ambientali.

One Planet Summit (OPS) 2020, organizzato dal governo francese in collaborazione con Onu e Banca mondiale, parte dalla consapevolezza che «La crisi sanitaria globale del Covid.19 è stata un drammatico promemoria sull'importanza della natura per la nostra vita quotidiana e per le nostre economie: la biodiversità è la nostra assicurazione sulla vita. Tuttavia, il danno agli ecosistemi è senza precedenti e avrà importanti conseguenze sui nostri stili di vita nei decenni a venire. Invertire questa tendenza è una grande sfida per il prossimo decennio: dobbiamo ripensare tutto il nostro rapporto con la natura. E’ una grande sfida sociale ed economica che richiederà una profonda trasformazione delle catene del valore, dei nostri modelli di business e delle nostre abitudini di consumo, per porre fine ai modelli di produzione distruttivi degli esseri viventi. Questa sfida globale richiede un'azione concertata a tutti i livelli (internazionale, nazionale, locale) e da parte di tutti gli attori (governi, organizzazioni internazionali, imprese, associazioni, cittadini, ecc.)».

Per questo Sono stati scelti quattro temi chiave per la conservazione della vita:

La protezione degli ecosistemi terrestri e marini è un pilastro essenziale di azione a favore della biodiversità. Le aree protette, e la conservazione delle specie che ci vivono, svolgono un ruolo chiave nella protezione e nel ripristino della biodiversità e saranno un fattore determinante per ottenere un'inversione di tendenza.

La promozione dell'agroecologia consente di proteggere la diversità degli ecosistemi riducendo l'inquinamento, consentendo una maggiore creazione di posti di lavoro e agendo per la sicurezza alimentare. Satanmattina all’’One Planet Summit si è tenuto anche il Forum de l’investissement pour la Grande muraille verte che ha riunito esponenti della finanza pubblica e privata, decisori politici e rappresentanti del settore privato per favorire una coalizione di soggetti pronti a impegnarsi per la realizzazione degli obiettivi  2030 della Grande muraglia verde tra il Sahara e il Sahel.

Bisogna mobilitare dei finanziamenti per la biodiversità, in particolare con nuovi impegni di finanziamenti innovativi e iniziative per indirizzare maggiori investimenti pubblici e privati ​​verso progetti per la protezione, la gestione sostenibile e il ripristino degli ecosistemi o la necessaria convergenza dei finanziamenti pubblici per il clima e la biodiversità.

E con la Terra Carta il principe Carlo punta a raccogliere 7,3 miliardi di sterline da investire nel mondo naturale per sfruttare «il potere insostituibile della natura e spera che la Earth charter «Aiuti a riunire le persone e il pianeta».

Charles ha sottolineato: «Faccio un appello urgente ai leader, di tutti i settori e di tutto il mondo, per dare il loro sostegno a questa Terra Carta, per portare la prosperità in armonia con la natura, le persone e il pianeta nel prossimo decennio. Posso solo incoraggiare, in particolare, l'industria e la finanza a fornire una guida pratica a questo progetto comune, poiché solo loro sono in grado di mobilitare l'innovazione, la scala e le risorse necessarie per trasformare la nostra economia globale». Un vero e proprio atto di fede nella capacità di auto-riforma del capitalismo che purtroppo non è così evidente e corale nella realtà. Anche se va detto che le imprese che sostengono Terra Carta comprendono BlackRock, Bank of America e HSBC. Mentre alcuni firmatari sono grandi investitori o finanziatori per l'industria dei combustibili fossili e di settori legati alla perdita di biodiversità e che si impegnano di passare a un futuro low-carbon e a sostenere il ripristino della biodiversità.

Il legame tra deforestazione, specie e salute umana è non a caso al centro dell’attenzione. Il vertice punta a consentire di lavorare meglio insieme per prevenire future pandemie, attraverso la lotta alla deforestazione e la prevenzione dei rischi legati al nostro contatto con le specie selvatiche.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.