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Il consiglio regionale approva l’aggiornamento del reticolo idrografico e di gestione

Si del Partito Democratico astensione di Lega, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto-Merito e Lealtà
 |  Natura e biodiversità

La proposta di delibera sull’aggiornamento del reticolo idrografico e di gestione, illustrata in Consiglio regionale dalla presidente della commissione Territorio e ambiente Lucia De Robertis , è stata approvata con 17 voti favorevoli del Partito Democratico e 10 voti di astensione Lega, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto-Merito e lealtà.

In una nota il Consiglio regionale della Toscana evidenzia che «L’atto trova il suo principale riferimento normativo nella legge regionale 79 del 2012, che ha provveduto a riorganizzare la disciplina in materia di Consorzi di bonifica ed ha individuato, tra le competenze regionali, il reticolo idrografico e di gestione, la cui funzionalità ed efficienza è demandata alla manutenzione effettuata dai Consorzi di bonifica. A tal proposito il reticolo idrografico è definito dalla normativa nazionale come “l’insieme degli elementi che costituiscono il sistema drenante alveato del bacino idrografico”; mentre la suddetta legge regionale 79 ha definito il reticolo di gestione come “il sottoinsieme del reticolo idrografico che necessita di manutenzione, sorveglianza e gestione allo scopo di prevenire e mitigare i fenomeni alluvionali”. La prima individuazione del reticolo idrografico e di gestione è stata effettuata dal Consiglio regionale nel 2013 e, successivamente, sempre con delibere consiliari, si è provveduto alla modifica dei reticoli sulla base degli approfondimenti del quadro conoscitivo o delle modifiche dell’assetto territoriale e della gestione dei corpi idrici».

Con l’ultima modifica, risalente al 2023, il Consiglio regionale aveva previsto l’aggiornamento del reticolo ogni 5 anni, fatte salve situazioni particolari e - a distanza di un anno -  la nuova deliberazione  interviene nella revisione del reticolo perché le modifiche comportano uno sviluppo complessivo maggiore di dieci chilometri dei corsi d’acqua interessati.

Ecco alvcunbe delle modifiche approvate dal Consiglio regionale: adeguamenti tecnici conseguenti alla realizzazione di nuove infrastrutture; migliore definizione geometrica di alcuni tratti del reticolo; inserimento nel reticolo di gestione di alcuni tratti di corsi d’acqua precedentemente non ricompresi, ma che risultano essere in possesso delle caratteristiche idrauliche necessarie; ed ancora l’esclusione dei tratti che al contrario non possiedono le caratteristiche dei corsi d’acqua.

Tra gli obiettivi della Giunta regionale era inserita anche la ricognizione e la verifica del reticolo idraulico delle zone interne ai perimetri delle zone estrattive dell’area Apuo-versiliese ma, visto che l’approfondimento da parte degli uffici regionali competenti è ancora in corso, è stato rinviato ad un successivo atto l’aggiornamento puntuale dell’esatta consistenza e del tracciato dei tratti ricadenti nei bacini estrattivi.

Redazione Greenreport

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