Skip to main content

Marea nera in Perù; il supporto tecnico di Ispra per la missione Unep/OCHA

L’incidente avvenuto mentre una petroliera italiana scaricava greggio
 |  Nuove energie

In seguito alla marea nera che ha colpito le coste del Perù a causa di un incidente al Terminal Marítimo 2  della raffineria La Pampilla della multinazionale spagnola Repsol, un esperto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), tramite il Dipartimento di Protezione Civile,  è in missione in Perù con il team di esperti reclutato dal sistema di risposta internazionale alla richiesta di assistenza avanzata dal governo peruviano all'UNEP/OCHA Joint Environment Unit (JEU), per fornire supporto tecnico-scientifico alle autorità peruviane per superare l’emergenza, migliorare il sistema di preparazione e di risposta a simili emergenze ambientali.

All’Ispra ricordano che «L’eruzione catastrofica del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha'apai nel Pacifico meridionale ha provocato onde di tsunami che hanno raggiunto anche le coste del Perù. il 15 gennaio, a poche ore dall’eruzione, una marea nera ha invaso un ampio tratto di costa a nord della capitale, Lima. Causa di quello che le autorità peruviane hanno definito “un disastro ambientale senza precedenti” è il petrolio grezzo liberatosi in mare, proprietà della società Repsol S.A.».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.