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Geotermia, il Tar Toscana boccia i ricorsi contro il rinnovo delle concessioni

Con due ordinanze pubblicate oggi, vengono dichiarati in parte inammissibili e in parte respinti
 |  Nuove energie

Il Tribunale amministrativo (Tar) della Toscana ha pubblicato oggi due ordinanze, disponibili per la consultazione sul portale della giustizia amministrativa e richiamate in allegato a coda di quest’articolo, che in parte respingono e in parte dichiarano inammissibili i ricorsi presentati contro il rinnovo delle concessioni minerarie che sottendono la coltivazione della geotermia in Toscana.

Entrambi i ricorsi sono stati mossi da alcune associazioni “ambientaliste” – come Italia nostra e Forum ambientalista –, da soggetti privati e da aziende agricole contro la Regione Toscana, e vedono come controinteressati i Comuni geotermici di Piancastagnaio e Santa Fiora, nonché il gestore delle centrali geotermoelettriche Enel green power.

La Regione Toscana ha infatti accordato, all’inizio di quest’anno, il rinnovo ventennale delle concessioni in favore di Egp, a fronte di un accordo industriale che prevede nuovi investimenti da 3 miliardi di euro (che arrivano a 7,4 mld di euro contando anche costi d’esercizio e manutenzione ordinaria), comprensivi di 400 mln di euro in “compensazioni” ai territori interessati, di 200 destinati all’area amiatina.

Ad oggi appare dunque scongiurato lo scenario paventato con preoccupazione pochi mesi fa dal Comune di Piancastagnaio, per il quale un eventuale accoglimento dei ricorsi avrebbe avuto effetti gravemente pregiudizievoli per l’intera area geotermica.

«Il nostro obiettivo – spiegava nel merito il sindaco Franco Capocchi – è costruire un modello di sviluppo integrato, che metta insieme energia, ambiente, impresa e coesione sociale. Fermare questo processo significherebbe mettere a rischio progetti già avviati e bloccare una visione che guarda al futuro con responsabilità. Un eventuale accoglimento dei ricorsi arrecherebbe un danno grave al Comune e a tutta la comunità».

Il Comune di Piancastagnaio considera infatti il rinnovo delle concessioni geotermiche «un'opportunità storica» per rilanciare e rigenerare il territorio, creando occupazione, valore economico e sostenibilità ambientale. Basti osservare che il rinnovo delle concessioni, della durata ventennale, prevede contributi diretti per circa 28 milioni di euro a favore del solo Comune di Piancastagnaio. Tali risorse sono destinate alla realizzazione di opere infrastrutturali, a progetti di efficientamento energetico e a interventi di carattere ambientale, contribuendo in modo determinante alla sostenibilità finanziaria dell’Ente e alla continuità di servizi pubblici essenziali per i cittadini.

Sul fronte occupazionale, a Piancastagnaio è prevista la costruzione di una nuova centrale geotermica da 20 MW, che genererà nuovi posti di lavoro sia in fase di realizzazione che nella successiva gestione degli impianti. A questi si aggiungono le ricadute positive per l’indotto locale, in particolare nei settori dell’edilizia, dei servizi, della logistica e della piccola e media impresa. Accanto alla produzione elettrica, la geotermia offre anche grandi opportunità attraverso gli usi diretti del calore. Il calore geotermico può essere impiegato per il teleriscaldamento urbano, in agricoltura e agroindustria (serre, essiccazione, trasformazione), nell’industria artigianale e agroalimentare, oltre che per iniziative nel turismo termale sostenibile. Queste applicazioni rappresentano un’importante leva per la nascita di nuove imprese e per il rafforzamento di una filiera economica locale, pulita e duratura.

«La geotermia è una risorsa fondamentale per il nostro sviluppo – chiosava nel merito il sindaco Capocchi – e riteniamo che i ricorsi presentati contro il rinnovo delle concessioni siano infondati. Rappresentano un ostacolo a un percorso che ha già dimostrato di produrre benefici tangibili per il nostro territorio, e che merita di essere portato avanti con convinzione». In attesa delle sentenze definitive (dato che le ordinanze odierne riguardano il pur fondamentale accesso l'accesso ai documenti amministrativi del procedimento che ha portato alla rimodulazione delle concessioni), adesso questo percorso può riprendere a marciare con minore affanno seguendo la bussola per lo sviluppo sostenibile della risorsa geotermica tracciata nel Programma di governo approvato dalla Regione Toscana all’inizio della legislatura.

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Luca Aterini

Luca Aterini, toscano, nasce settimino il 1 dicembre 1988. Non ha particolari talenti ma, come Einstein, si dichiara solo appassionatamente curioso: nel suo caso non è una battuta di spirito. Nell’infanzia non disegna, ma scarabocchia su fogli bianchi un’infinità di mappe del tesoro; fonda il Club della Natura, e prosegue il suo impegno studiando Scienze per la pace. Scrive da sempre e dal 2010 per greenreport, di cui è oggi caporedattore.