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Aree idonee alle rinnovabili, errare è umano ma in Toscana ora è il momento della responsabilità

«Basta con le paure che non hanno fondamento: mettiamo in piedi un'Agenzia per fare dei nuovi impianti solari ed eolici dei percorsi didattici e turistici»
 |  Nuove energie

Come coordinamento di associazioni ecologiste avevamo ampiamente avvertito di quanto ha poi sancito negli ultimi giorni il Tar del Lazio, ovvero che in base alle norme nazionali e alle direttive europee, era palesemente illegittimo da parte delle Regioni restringere le aree da considerare idonee all'installazione di impianti eolici e fotovoltaici, o porre ulteriori vincoli e restrizioni all'attività agrivoltaica, come sentenze inequivocabili dei mesi scorsi hanno parimenti chiarito.

La politica non ci ha voluto ascoltare: ha voluto tirar dritto per la propria strada, privilegiando il piccolo cabotaggio, gli equilibrismi politici, le paure irrazionali. Il risultato è che ora è tutto da rifare. E la cosa incredibile è che le prime dichiarazioni lasciano trasparire che c'è qualcuno che continua a non capire la lezione, e sembra aver voglia di proseguire sulla via di nuovi provvedimenti contra legem. Questo è davvero inaccettabile, sul piano della legalità, e ancor di più sul piano politico.

Comincia ad essere davvero imbarazzante e a gridare vendetta la situazione tutta italiana, in cui il maggior partito progressista del Paese, il Pd, con le proprie amministrazioni locali, lotta contro il governo di destra per fare meno energie rinnovabili, e non per farne di più. Non esiste un altro caso simile al mondo. È necessario quindi un cambio a 180 gradi di impostazione. Basta difendersi da pale eoliche e pannelli fotovoltaici: va trasformata la necessità - assoluta, impellente, irrimandabile - in una opportunità.

Intristisce leggere questi continui comunicati di Anci e Upi che continuano a mettere paletti e a dimostrarsi terrorizzati dagli impianti di energia pulita. Si sveglino un pochino questi amministratori locali e ci ascoltino. Imparino a mettere in piedi assetti societari per diventare soci delle imprese private e quindi soci e committenti degli impianti rinnovabili, invece di aspettare i progetti calati dall'alto. Trattino con le aziende, e usino anche noi associazioni come intermediari, perché le aziende facciano crowdfunding, ovvero azionariato popolare. Facciano la battaglia politica perché il governo storni verso i territori - comuni e regioni - una parte o tutto il gettito Iva che lo Stato incassa dalla vendita dell'energia di questi grandi impianti. Insomma, vi sono tutti i margini per lavorare in positivo, invece di continuare con la politica della paura, della conservazione e del piagnisteo.

Non riduciamoci come la Sardegna, a diventare uno spettacolo indecente di cultura reazionaria e oscurantista.  Non possiamo più permetterci di rimanere nella stagione fossile e non possiamo continuare a raccontare a noi stessi la balla spaziale che si può fare la transizione solo coi pannelli fotovoltaici nelle aree già industrializzate, sui capannoni, sui tetti. Non è vero, i numeri sono chiarissimi. E comunque i cittadini toscani non possono nemmeno ricoprire i loro tetti, perché sono bloccati anch'essi dalle soprintendenze: sono mesi che chiediamo alla politica toscana di intervenire, anche da questo punto di vista, ma nemmeno questo è stato fatto.

Muoviamoci allora e cerchiamo di prendere il toro per le corna, senza paura. Mettiamo in piedi un'Agenzia per fare dei nuovi impianti solari ed eolici dei percorsi didattici e turistici. In altri paesi stanno riempiendo di pale eoliche il cammino di Santiago di Compostela, le isole turistiche della Grecia, e non risulta che un solo turista in meno sia mancato all'appello per colpa delle pale.

Basta con le paure che non hanno fondamento: nessun agriturismo avrà un cliente di meno perché ha vicino una pala eolica, finiamola di dire sciocchezze che non stanno né in cielo né in terra. Lavoriamo anzi perché diventino percorsi didattici, divulgativi, scientifici, e attrattive turistiche, trasformandosi quindi anche in un vantaggio per costruire una Toscana che vince alla grande la sfida climatica.

Mauro Romanelli

Mauro Romanelli, biologo genetista. Ha fatto attività politica in Verdi, Sinistra Ecologia e Libertà, Sinistra Italiana, Potere al Popolo. È stato Consigliere Regionale della Toscana e Assessore Provinciale di Firenze. Attivista climatico, divulgatore, autore del libro "La Risposta". Co-fondatore di Ecolobby e Cittadini per l'Italia Rinnovabile. Ha lavorato e lavora nell'assistenza di persone con disabilità. Adesso è Insegnante di Matematica e Scienze.