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Crescono le ricadute sociali dell’economia circolare

Da Aisa impianti una “Zero spreco card” da 300 euro ai giovani diplomati meritevoli

Cherici: «Lo sviluppo di tutta la centrale di recupero ci permette di traguardare un risultato molto importante in termini di risorse da riversare sulla comunità»
 |  Toscana

Il Polo di gestione rifiuti presente a San Zeno (AR) è gestito da una società a partecipazione quasi integralmente pubblica – il solo Comune di Arezzo pesa per circa l’85% –, che porta avanti complesse attività per chiudere a livello locale il cerchio dell’economia circolare, dalle quali stanno arrivando crescenti risorse da riversare sul territorio, a beneficio della comunità locale.

Rientra in questo solco la nuova iniziativa “Zero spreco card”, presentata oggi ad Arezzo: si tratta di una card del valore di 300 euro da spendere in beni e servizi sulla piattaforma di welfare aziendale di Aisa Impianti s.p.a, destinata ai neodiplomati delle scuole aretine di secondo grado che all’esame di Stato di giugno/luglio 2025 otterranno un punteggio pari o superiore a 97/100, e che avranno frequentato e superato con profitto un percorso di formazione a settembre sui temi legati alla tutela dell’ambiente.

L’11 e 12 settembre, il Campus presso l’impianto di recupero totale rifiuti di San Zeno, ospiterà i giovani neodiplomati che ne avranno fatto richiesta, per affrontare un percorso formativo tenuto da docenti universitari e tecnici di alta formazione in materie come medicina, psicologia, ingegneria, fisica, economia, biologia, chimica, econometria, superato il quale, gli studenti potranno utilizzare la card per beneficiare di servizi relativi ad attività sportive, culturali, ricreative.

È questo il cuore del progetto ideato nell’ambito della progettualità Zero spreco di Aisa impianti, in accordo con il Comune di Arezzo e il Provveditorato agli Studi di Arezzo, che punta al merito e all’investimento sul futuro delle giovani generazioni: il fine è formare i cittadini di domani, rendendoli consapevoli di valori imprescindibili: la protezione della salute del pianeta, le tecnologie per il risparmio energetico, l’economia circolare, il futuro di tutti.

«Prima le risorse finivano in discarica, oggi non più grazie allo sviluppo impiantistico - ha detto Giacomo Cherici, presidente di Aisa Impianti s.p.a. - Produciamo biometano dalla frazione organica differenziata, e con questo siamo in grado da una parte di non impattare sulle bollette, dall’altra di iniziare finalmente a premiare i giovani meritevoli. Siamo all’anno zero di questa iniziativa. Lo sviluppo di tutta la centrale di recupero ci permette di traguardare un risultato molto importante in termini di risorse da riversare sulla comunità. Superata quindi la prima parte del pagamento dei mutui, che è notoriamente la più faticosa, avremo risorse da indirizzare ai nostri ragazzi nell’ordine dei 500- 600 mila euro l’anno».

«Questa forma di restituzione in denaro al cittadino virtuoso, in questo caso ai giovani meritevoli, rappresentata dalla Zero Spreco card è la dimostrazione plastica del funzionamento dell’economia circolare, ovvero della trasformazione del rifiuto in energia. Per questo ho creduto fin da subito e fortemente voluto la realizzazione di questo progetto destinato in questa prima fase ai ragazzi, i più sensibili alle problematiche ambientali e i più consapevoli dell’importanza della sostenibililtà», ha dichiarato il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli.

«Essendo rivolto ai giovani meritevoli, accompagnandoli anche in un percorso di formazione, questo progetto serve per creare conoscenza proprio in un paese come l’Italia che su un tema, quello della gestione e i rifiuti, che spesso è stato oggetto di disinformazione e che per questo ha creato molti problemi», ha aggiunto l’assessore all’ambiente Marco Sacchetti: «Dato che il centro di recupero integrale dei rifiuti è un centro di eccellenza, bisogna partire da qui, per creare la classe dirigente del futuro».

«Quando Aisa Impianti e il comune di Arezzo ci hanno proposto di collaborare, abbiamo pensato che si trattasse veramente di un progetto all’avanguardia e innovativo - ha sottolineato il Provveditore agli Studi di Arezzo Lorenzo Pierazzi - Sia per gli obiettivi, ovvero un'educazione diffusa alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, sul rispetto dell’ambiente, economia circolare, tutela della salute e alimentazione, sia per la modalità: infatti viene premiato il merito scolastico».

«II senso è premiare gli studenti più meritevoli, ringraziandoli per il loro impegno, e poi anche mettere a frutto la loro intelligenza per diventare divulgatori di informazioni corrette intorno al tema rifiuti e politiche ambientali - ha concluso il vicesindaco Lucia Tanti - Le politiche sociali e le politiche ambientali sono ancora oggi oggetti di reticoli ideologici e di inconsapevolezza molto diffusa, e allora puntare sull’intelligenza è un modo per diffondere i contenuti veri, per superare inutili paure e per dare alla cittadina le informazioni più corrette».

A San Zeno complessivamente operano un impianto per la selezione delle frazioni secche (a partire dal multimateriale, come nel caso delle plastiche) da avviare a riciclo, un termovalorizzatore per valorizzare energeticamente le frazioni secche non riciclabili, e un nuovo biodigestore anaerobico per ricavare biometano e compost da 70mila t/a di rifiuti organici, provenienti da raccolta differenziata (Forsu), sfalci e potature. Nell’area è inoltre in corso l’attuazione di un articolato piano industriale che prevede di realizzare una nuova linea di termovalorizzazione da 75mila t/a – per lavori da 24 mln di euro – da affiancare a quella già esistente da 45mila t/a.

Di particolare interesse la gestione dei rifiuti organici: come già accennato attraverso il biodigestore, ribattezzato Verde 70, Aisa impianti è in grado di produrre, oltre a biometano, anche il fertilizzante “Amelia” poi utilizzato in agricoltura biologica

Redazione Greenreport

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