
Il nuovo dissalatore dell’Elba verrà inaugurato a Mola a inizio 2026, sarà il più grande d’Italia

Dopo l'incontro con i sindaci dell'Elba e insieme al primo cittadino di Portoferraio, i vertici di Asa – la partecipata pubblica che ha in carico la gestione del servizio idrico integrato nei Comuni dell’ex Ato Toscana Costa – hanno effettuato un sopralluogo a Mola, dove sta avanzando il cantiere per realizzare un nuovo dissalatore sull’isola.
«Abbiamo visitato il dissalatore in fase di ultimazione – spiega Gianfranco Simoncini, neo presidente del Consiglio di sorveglianza di Asa – Un investimento di 29 milioni di euro che permetterà di produrre 80 litri secondo e metterà in sicurezza l'approvvigionamento idrico dell'isola permettendo durante l'inverno di ridurre l'emungimento dai pozzi della Val Cornia. Verrà inaugurato all'inizio del 2026 e sarà l'impianto più grande d'Italia».
La Toscana si conferma così un territorio all’avanguardia nel Mediterraneo sul fronte della dissalazione, con quello in costruzione a Mola che rappresenterà l’apice di un processo iniziato sull’isola d’Elba nell’ormai lontano 2011, quando fu firmato un accordo di programma tra tutti i Comuni dell'isola.
Il dissalatore produrrà annualmente «circa 2,5 mln di metri cubi, che sono più di due terzi dell'acqua che oggi deriva dalla terraferma – come già spiegato dal direttore dell’Autorità idrica toscana (Ait), Alessandro Mazzei – In questo modo avremo la possibilità di mettere a riposo la condotta sottomarina e le falde acquifere della Val di Cornia, che sono falde molto stressate dal punto di vista quantitativo, tant'è vero che c'è una forte intrusione del cuneo salino. Potremo quindi dare un beneficio ambientale alla Val di Cornia e un beneficio economico all'Isola d'Elba, garantendo un approvvigionamento sicuro e continuo sulla principale isola dell'arcipelago toscano».
