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Arcipelago toscano, anche il Movimento 5 Stelle si schiera contro il commissariamento del Parco

«Sul tavolo vi sono proposte di presidenti, sia locali che non, di indubbia qualità, oltre che di provata fede politica governativa»
 |  Toscana

Il rinnovo della presidenza del Parco nazionale dell'Arcipelago toscano, e con essa degli altri organi di governo dell'Ente, dovrebbe essere l'occasione per continuare e migliorare quella qualità ambientale e paesaggistica dell'Elba e delle altre Perle del Tirreno, che hanno in questi anni incrementato gli importantissimi turismi diversi da quelli balneare, con migliaia di presenze tutto l'anno.

Per fare ciò occorrono competenza ed esperienza, tutto ciò che manca al ventilato commissario (di nomina ministeriale), attualmente oscuro sindaco di un Comune toscano.

Già che si parli con insistenza di Commissario anziché porsi il problema di rendere da subito operativo il Parco al 100% con la nomina del presidente, attraverso l'invio della prevista terna di papabili alla Regione Toscana da parte del Ministero, la dice lunga sui criteri poltroniferi che muovono Fratelli (di cordata) d'Italia in Regione e a Roma, a dispetto anche dei propri sodali dei territori interessati.

E dire che sul tavolo vi sono proposte di presidenti, sia locali che non, di indubbia qualità, oltre che di provata fede politica governativa.

Già da oggi, in occasione della riunione della Comunità del Parco, si potrebbe quindi aiutare il Ministero ad accelerare i tempi di una decisione nell'interesse dell'Arcipelago, proponendo loro, ufficialmente, un paio di candidati per la loro terna.

Nelle more della nomina del presidente, se serve e come già accaduto in passato, si può anche nominare un tecnico del Ministero per il breve periodo necessario all'iter di cui sopra.

Speriamo che il buon senso e il rispetto del territorio prevalgano sull'arroganza del potere centrale.

di Movimento 5 Stelle Isola d'Elba

Redazione Greenreport

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